Droghe, tradimenti: la puntata di Belve in programma domani, martedì 3 ottobre, promette scintille. Le anticipazioni dell’intervista del principe Emanuele Filiberto di Savoia sono scottanti e già infiammano il web.

Il padre

“Mio padre ha sbagliato a non chiedere scusa per le leggi razziali. Mio padre è una persona che ha avuto per sua educazione un grandissimo rispetto della sua famiglia e del suo casato. Io avrei voluto che facesse quello che ho fatto io ben dopo: mi scuso per le leggi razziali. Però qualcosa che lui ha avuto più di me, che è il rispetto per la sua famiglia e la sua storia, non poteva fargli dire queste cose. Questo è stato sbagliato.

Nonno omosessuale?

La causa a un editore che pubblicò un dizionario dei capi di Stato omosessuali e bisessuali, lista nella quale ci finì anche il nome del nonno Umbero II. Si diceva fosse omosessuale: “Era una stupidaggine. Prima di tutto non si parla dei morti, e soprattutto non si parla dei morti per dire una cosa che è una stupidaggine. Mio nonno ha avuto una moglie, ha avuto quattro figli, e tutt’un tratto fai uscire questa cosa. Si chiama una gran stronzata, scriverlo su un libro. Ma poi dammi delle prove, no? No, niente”.

I tradimenti con la moglie Clotilde

“Purtroppo sono successi: ci sono state delle spiegazioni, ci sono stati dei perdoni, non subito”. La conduttrice chiede se nella loro relazione sia contemplato il tradimento: “Sì, è cosi. C’è un grandissimo amore e un grandissimo rispetto tra di noi, ed è andato oltre i tradimenti”.

Le droghe

“È una cosa che ho sempre detto. Va con il fatto di esser chiusi, introversi, di non poter affrontare l’altro in una maniera normale e sana come oggi potrei fare. Questi paradisi artificiali ti aprivano e ti facevano mostrare dei sentimenti che normalmente non avresti mai mostrato”. Che tipo di droghe ha usato? “Ce ne son state parecchie, però a quell’epoca andava molto la cocaina purtroppo”.

Le polemiche per la partecipazione a Sanremo 2010

“È stata un’operazione marketing della Rai, la Rai che aveva chiesto della mia partecipazione a Sanremo perché era un anno un po’ debole per loro, serviva quel piccolo casino in più. Mi hanno chiesto e a me è piaciuta l’idea”. Arrivarono secondi con Pupo e il tenore Luca Canonici. Cantarono “Italia amore mio”: “Ma ben venga che sono arrivato secondo”.

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