Il 17 aprile del 2019 segna il momento in cui la vita di Gabriele Marchetti è cambiata per sempre. Il tutto è avvenuto durante la registrazione della puntata poi andata in onda: un incidente in uno dei giochi previsti dal programma. Dopo essere scivolato sui rulli nella prova del Genodrome, il concorrente ha battuto violentemente la testa ed è rimasto tetraplegico a vita. “Prima di quel giorno ero un uomo che faceva mille cose. Adesso per me è finito tutto”. Questa intervista è stata rilasciata qualche mese fa, la vita di Marchetti è la stessa di quando ha espresso questi pensieri. Purtroppo. Dopo oltre quattro anni, Paolo Bonolis non lo ha ancora chiamato. “Non mi ha mai cercato per sapere come sto. Neanche persone a lui vicine mi hanno mai contattato”.

Tuttavia, la legale Federica Magnanti aveva sostenuto che il conduttore avesse chiamato la moglie e il figlio di Marchetti proprio “nei giorni successivi all’incidente”. E che il suo assistito fosse stato frainteso. Anche Sonia Bruganelli si mise in contatto con la moglie di Gabriele. Nell’intervista successiva, forse non pago di una sola telefonata a fatti appena compiuti, dopo anni di silenzi, Gabriele sostiene: “Soltanto qualcuno della produzione all’inizio si è fatto sentire per telefono e per mail con la mia famiglia per conoscere la mia condizione fisica. Si sono messi a disposizione per ogni eventuale nostra necessità. Poi però non ci sono stati altri contatti”.

La nuova vita

Sono “giornate noiose e molto lunghe, poiché non posso fare niente, nessuna attività”. Gabriele era un uomo dinamico, pieno di vita. “Sono completamente privo di autonomia e dipendo totalmente da mia moglie Sabrina e mio figlio Simone per lo svolgimento di ogni atto quotidiano”. Nella sua vita ha sempre lavorato onestamente, dedicandosi alla famiglia. Anche quando è avvenuta la tragedia aveva lavorato: “Poi verso le 11 sono andato presso gli studi televisivi della Titanus per la registrazione della trasmissione”.

“Non è facile raccontarlo, perché mi è cambiata la vita da un giorno all’altro. Doveva essere una serata diversa, divertente, e invece per un gioco è cambiato tutto. Non riesco a fare più niente autonomamente, non riesco a muovere mani, braccia e gambe. Prima giocavo a calcetto ogni settimana, facevo sport, giocavo a tennis, viaggiavo spesso. Adesso trascorro le mie giornate per passare le ore, non poso fare più niente, neanche bere un bicchiere d’acqua da solo”.

Non muove più gli arti, Gabriele. Che ricordi ha di quella sera? “Come sia accaduto non lo so sinceramente, però da quello che mi è stato detto sono andato giù dritto per dritto, tra i due rulli, e ho battuto la testa in piscina. Pensavo di morire affogato, ma i soccorritori mi hanno subito preso e portato fuori, poi ricordo l’ambulanza che mi portava via e poi più niente”.

Quei “maledetti rulli” sarebbero stati resi scivolosi per rendere più complicata la prova dei concorrenti. Dopo aver riaperto gli occhi, è iniziato l’incubo di Gabriele. “Per me è stato il crollo totale – confessa – Mi sono sentito disperato, come i miei familiari poiché ci siamo ritrovati da un giorno all’altro con la vita completamente stravolta”.

Il processo

Come conferma l’avvocato Giovanni Ciano, non è stato ancora avviato il processo: “Siamo in attesa dell’avvio del dibattimento. Siamo ancora in una fase iniziale”. Poi ha aggiunto: “Il signor Marchetti è stato risarcito dei danni materiali e dei danni fisici in fase extragiudiziale”. Cifre sulle quali la famiglia mantiene il massimo riserbo. “Lui vorrebbe fare conoscere la sua storia affinché serva da monito agli addetti alla sicurezza, a chi deve fare rispettare le regole, a chi deve applicare le norme sulla sicurezza in queste situazioni. E anche perché possa essere tenuto in considerazione per cure sperimentali e interventi che possano migliorare la sua condizione”.

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