Sono passati tre anni dall’addio a Ennio Morricone, uno dei musicisti più influenti al mondo e compositore di colonne sonore che hanno fatto la storia

Il 6 luglio di tre anni fa ci lasciò un vero e proprio mito della musica italiana e mondiale, Ennio Morricone. Un artista che non ha bisogno di presentazioni. Uno dei compositori più eclettici e prolifici del XX e inizio XXI secolo. Stimato e osannato da chiunque nel mondo del cinema e della musica, Morricone ha composto alcune tra le colonne sonore più ascoltate di sempre. Un talento riconosciutogli (forse troppo tardi) dalla Academy, con l’Oscar alla carriera nel 2007 e quello per la migliore colonna sonora nel 2016 per The Hateful Eight.

Alla notizia della sua morte Tarantino disse lapidario: “Il re è morto, lunga vita al re“. In suo onore nell’aprile del 2021 fu organizzato un gigantesco concerto a Los Angeles, in occasione del “Los Angeles, Italia – Film, Fashion and Art Festival“. Erano presenti veri e propri miti della musica e dello spettacolo, nonché suoi grandi amici. Ovvero Clint Eastwood, il produttore e discografico Quincy Jones, Quentin Tarantino, Kevin Costner e Andrea Bocelli.

E per ricordarlo a tre anni dalla sua scomparsa ci sembra opportuno condividere le sue colonne sonore più iconiche.

Il buono, il brutto, il cattivo. Iniziamo con un vero e proprio cult. Il film di Sergio Leone è considerato uno dei film western più belli di sempre e lo si deve in parte anche al lavoro del maestro Morricone che carica di tensione gran parte delle scene del film. Specialmente quella finale con quasi 10 minuti privi di dialogo, in cui a parlare non sono i personaggi, uno difronte all’altro, ma il tema musicale che è diventato leggenda. Le musiche del film raggiunsero la quarta posizione nella classifica Billboard del 1968.

C’era una volta in America. Altro film del suo amico Sergio Leone e altro capolavoro da parte del maestro romano. Quella che sancisce l’ultima collaborazione tra i due, rappresenta anche, a detta dello stesso Morricone, la sua migliore colonna sonora. Fu premiata con un Los Angeles Film Critics Awards, un BAFTA e un Nastro d’Argento.

Gli intoccabili. Magistrale è stato anche il sottofondo musicale del gangster movie di Brian De Palma. Ogni pezzo della colonna sonora è solenne e incisivo e si accomuna perfettamente con i fatti narrati e gli adrenalinici colpi di scena.

The Mission. È forse il film meno conosciuto della piccola lista. Ma è forse uno dei più grandi lavori del Maestro. Una fusione maestosa e collettiva di oboe, chitarre, violini, tamburi, percussioni, trombe, violoncelli, flauti e voci. Gabriel’s Oboe e On Earth As It Is In Heaven sono pezzi da brivido, in senso buono, struggenti e penetranti.

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. Ennesima collaborazione con un maestro del cinema italiano, Elio Petri, in una pellicola cha ha fatto la storia, tanto da vincere un premio Oscar come Miglior film straniero nel 1970. Il tema musicale è inconfondibile, grottesco, surreale, e accompagna il protagonista, Gian Maria Volonté, ossessivamente per tutto il film.

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