L’abbandono della trasmissione da parte di Flavio Insinna: il messaggio d’addio a L’Eredità del conduttore, visibilmente provato dal momento. Quale futuro ora per la trasmissione e per lui?

Flavio Insinna dice addio a L’Eredità: “È stata una cavalcata straordinaria anche questa stagione – esordendo nel messaggio di chiusura di trasmissione – Vorrei solo dirvi: sembra mille anni fa i Mondiali di calcio, le puntate medie, lunghe, corte, storte, rigori, e voi c’eravate sempre. La guerra che c’è ancora e voi c’eravate sempre. Emergenze di tutti i tipi, la vostra generosità e voi ci siete stati sempre e ci siete sempre”. Flavio trattiene la commozione, riesce a dissimulare perfettamente e ringrazia i telespettatori. “Se mi dovessero chiedere non la parola della ghigliottina di questa sera, ma la mia eredità, la mia eredità siete voi”.

Il pubblico è l’eredità del conduttore, “l’appartenenza, la fedeltà, l’amicizia”, tutti valori che lo hanno accompagnato in questa esperienza. La vera eredità per lui è sentirsi dire: “Flavio, tu ceni a casa mia”. Una cosa che lo riempie di soddisfazione e orgoglio, è chiaro, lo dice, lo si comprende dai sentimenti espressi nel messaggio d’addio, che culmina con un inchino, avvenuto tra gli applausi scroscianti del pubblico presente in studio. Prima di andarsene, il conduttore ha ricordato il programma estivo di “Reazione a Catena”, condotto da Marco Liorni.

Chi a L’Eredità al posto di Insinna?

Ma lo ha fatto solo per prassi, per informare i telespettatori sul palinsesto dell’emittente, non c’è nessun collegamento tra il programma annunciato per la bella stagione e il suo futuro. Il nuovo conduttore de L’Eredità c’è già, almeno stando all’indiscrezione lanciata da Dagospia: anche il longevo programma Rai cambia abito dalla prossima stagione, che comincerà a gennaio 2024. Al posto di Flavio dovrebbe infatti arrivare Pino Insegno che, per fare una citazione calzante, raccoglierà l’eredità del collega.

Cosa farà ora Flavio Insinna?

Al momento la posizione in tv di Flavio Insinna non è chiarissima anche perché è stato lo stesso conduttore a dire di non essere intenzionato a proseguire con questa professione e starebbe seriamente valutando la possibilità di fare altre esperienze. “Non farò il conduttore – ha detto qualche giorno fa – mi piace più l’immagine della porta girevole, dell’attore narratore che dopo 7-8 minuti che vedi e ascolti quell’intervista, quel duetto, quell’unplugged che non ricordavi entra e dice: ecco, a quel concerto poi è successo questo e il racconto riparte dalle nostre meravigliose teche”. In queste dichiarazioni è svelato il futuro del conduttore, salvo drastici repentini cambiamenti: dal prossimo 22 luglio dovrebbe sbarcare al timone di “Teche Show”, programma televisivo in collaborazione con Teche Rai, show formato da sei puntate monografiche.

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