Ci lascia l’attore statunitense John Beasley, star della serie tv Everwood, morto ieri sera all’età di 79 anni

John Beasley, indimenticabile interprete di Irv Harper in Everwood, è morto in un ospedale di Omaha, città che gli ha dato i natali. A comunicarlo è il figlio Mike postando un toccante messaggio sul social facebook.

“Sai che questa è una parte della vita ma ciò non lo rende più facile. Ho perso il mio migliore amico oggi.” – ha commentato il figlio commosso. “Dicono che non dovresti mai incontrare i tuoi eroi perché non si rivelano essere chi pensavi che fossero. È una cosa talmente sbagliata. Il mio eroe era mio padre. Grazie di tutto. Spero di averti reso orgoglioso.”

Poco prima del decesso è stato ricoverato nell’ospedale della cittadina nel Nebraska dopo manifestato un peggioramento delle sue già precarie condizioni fisiche. A seguito di alcuni test al fegato la situazione ha preso una svolta inaspettata per il peggio.

Al momento, dunque, non sono state comunicate le reali cause del decesso.

L’attore americano è famoso per aver interpretato uno dei personaggi principali della serie tv Everwood, in onda dal 2002 al 2006 per un totale di quattro stagioni. Beasley interpreta il personaggio di Irving Harper, detto Irv, un simpatico e generoso autista di scuolabus.

Ma la fama di Beasley, specialmente oltreoceano, gli è dovuta anche per The Soul Man, serie comedy di cinque stagioni andata in onda sul canale via cavo TV Land (originariamente Nick at Nite’s TV Land). Nella sitcom impersona Barton Moses Ballentine, padre del protagonista Boyce, rispettivamente interpretato dall’attore e comico Cedric the Entertainer. Quest’ultimo è anche creatore della serie.

La sua carriera su grande schermo ha inizio alla fine degli anni ’80 fino all’ultimo “Firestarter” del 2022. In quasi tutti i lungometraggi interpreta ruoli da caratterista riuscendo, tuttavia, sempre a brillare con le sue capacità recitative. Tra i suoi successi annoveriamo “Detective coi tacchi a spillo”, “La figlia del generale” e “Lost souls – La profezia”.

Poco prima della sua morte è tornato a un suo vecchio amore: il teatro. Prendendo parte sul palco del Chicago Shakespeare Theater dell’adattamento musicale di The Notebook.

“Essere un artista che lavora è la vocazione più alta” – ha detto in una delle ultime dichiarazioni all’American Theatre – Se non fossi mai giunto a Broadway, sentirei ancora di aver avuto una carriera di successo.”

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