Cara Maria, Roberto Alessi e il suo giornale Novella 2000 mi hanno chiesto di scriverti una lettera che interpreti il sentimento di tutti noi, tuoi colleghi ed amici, in questo momento così triste e difficile della tua vita. Immagino il vuoto che di colpo si è creato nelle tue giornate. Perché ti lascia sgomento sapere che una persona fondamentale che hai nel cuore e che stimi di colpo non c’è più. Anche se non ci vediamo da tanto tempo, cara Maria, ho percepito da lontano questo tuo momento di scoramento. Ho letto qua e là della tua voglia di mollare tutto, di fermarti nel tuo lavoro. Mi auguro sia stato solo un momento di smarrimento. Io, a nome di tanti tuoi amici, ti dico che si deve andare avanti, che devi continuare. Lo devi a una platea sterminata che ti segue, lo devi ai centinaia di talenti che aspettano l’occasione che gli darai sul tuo palcoscenico per emergere e coronare i loro sogni. Ti ho rivisto in onda dopo la pausa doverosa e rispettosa in televisione e ho letto nei tuoi occhi quella malinconia che nasce da una perdita così grande. Come quando venivamo io ed Enzo (Iacchetti, ndr) a C’è Posta per te, travestiti da baldracconi, e tante volte Maurizio appena lo sapeva veniva in trasmissione, si metteva dall’altra parte della busta per fare casino con noi che raccontavamo di essere state sue fidanzate…”

Ezio Greggio

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