Beyoncé costretta a modificare il testo del su brano per via delle critiche ricevute in queste ultime ore. Il brano incriminato sarebbe la traccia numero 11 dell’album nuovo, Renaissance della nota cantante americana, traccia numero 11 dal titolo Heated, per aver utilizzato termini come “spaz” il cui significato è “spastico”. Il testo è stato scritto da Beyoncé e da Drake. Entrambi sono sotto l’occhio del ciclone e sono stati invasi da innumerevoli critiche e sono stati costretti a tornare sui propri passi e rivedere il brano. Come si puo’ leggere dal comunicato: “Siamo felici che Beyoncé abbia accolto il nostro feedback e accettato di registrare nuovamente il testo che molte persone disabili hanno trovato offensivo. Riconosciamo che la parola non è stata usata intenzionalmente per causare danni, ma le parole hanno potere e possono rafforzare gli atteggiamenti negativi che i gruppi emarginati devono affrontare. Vogliamo ringraziarla pubblicamente”. Infatti il testo del brano è: “Spazzing on that ass, spaz on that ass”, Al minuto 3:30 e le parole denunciate sarebbero “spazzing” e “spaz”. Terminologie usate nel linguaggio parlato negli Stati Uniti per dire “dare di matto” e “impazzire”. Il problema nasce per via della derivazione di questi due termini in slag: dalla parola “spastic” ossia “spastico”, descrivendo in modo denigratorio persone affette da disabilità. Come si puo’ leggere su TechPrincess.

Lizzo

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Beyoncé e il caso analogo Lizzo

Beyoncé ha fatto un passo indietro e ha chiesto scusa. Infatti è tornata a lavorare sul brano per porre fine alle critiche. Successe qualche tempo fa un caso analogo. Infatti la scrittrice Hannah Diviney, iniziò la campagna contro Lizzo e il suo brano Grrrls, poiché all’interno della canzone, è stata sempre utilizzata la parola “spaz”. La stessa Lizzo, infatti rispose così: “Non ho mai voluto promuoverlo [il linguaggio discriminatorio, ndr] sono una donna nera e grassa in America. Sono stata presa di mira molte volte da persone che utilizzavano un linguaggio discriminatorio contro di me. Quindi comprendo il grande potere delle parole (se utilizzate intenzionalmente o come nel mio caso involontariamente). Sono orgogliosa e fiera di aver modificato il testo di ‘Grrrls’, perché voglio fare parte di questo cambiamento“. E, ad oggi, la stessa scrittrice che denunciò il caso, è rimasta sconvolta dal brano di Beyoncé: “Pensavo che avessimo cambiato l’industria musicale e avviato una conversazione globale sul perché il linguaggio abilista, intenzionale o meno, non ha posto nella musica. Ma credo di essermi sbagliata. […] Non ignorerò mai certi termini e non mi importa da chi provengono o quali siano le circostanze. Serve più educazione per migliorare la consapevolezza delle disabilità mentali”.