Trama, personaggi e cast della nuova serie in arrivo dal 26 gennaio

Una nuova miniserie è in arrivo su Amazon Prime Video: l’attrice Premio Oscar Nicole Kidman è una delle protagoniste di “Expats“: 6 episodi da non perdere visibili anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick. Tratta dal romanzo “The Expatriates” di Janice Y. K. Lee e diretta da Lulu Wang, la storia è ambientata nella Hong Kong del 2014. Protagoniste della storia tre donne americane – Margaret, Hilary e Mercy, interpretate rispettivamente da Nicole Kidman, Sarayu Blue e Ji-young Yoo.
I loro destini si incrociano a causa di un’improvvisa e scioccante tragedia familiare. Così, Margaret si trova ad affrontare questo lutto devastante, Hilary ha un matrimonio diviso tra tradimenti e desiderio di maturità. Mentre Mercy, che all’apparenza vive come uno spirito libero, in realtà nasconde un’interiorità tormentata.

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Il Cast di Expats, la nuova miniserie targata Prime Video: non solo Nicole Kidman

Come detto, le tre protagoniste sono interpretate da Sarayu Blu, dall’esordiente Ji-young Yoo e dalla splendida Nicole Kidman, che è anche produttrice esecutiva di “Expats”.
Nel cast anche l’ex star di “Chicago Med” Brian Tee nel ruolo di Clarke, marito di Margaret, e Jack Huston, in quello del marito di Hilary, David Starr. Completano il cast, prevalentemente al femminile, Tiana Gowen, Ruby Ruiz, Bonde Sham, Bohdi Del Rosario e Flora Chan. La regia è della scrittrice Lulu Wang, il cui maggior successo, a oggi, è legato a “The Farewell – Una bugia buona”, del 2019.
Quando si è trattato di trovare gli attori in grado di interpretare questi personaggi complessi e mutevoli, Wang e Kidman hanno lavorato con agenti di casting sia a Los Angeles sia a Hong Kong e hanno deciso di seguire il proprio istinto, cercando di dare alle donne un ruolo prioritario.

“Expats”: la città di Hong Kong al centro della storia

Oltre alle tre donne, altra indiscussa protagonista di “Expats” è la città di Hong Kong.
Le riprese in città hanno comportato non poche sfide – soprattutto durante i rigidi periodi di lockdown imposti dal governo a causa della pandemia – ma l’atmosfera di Hong Kong, la sua viscerale drammaticità, la densità della sua popolazione, con le sue comunità sovrapposte, ha influenzato non solo il tono della serie, ma anche il modo in cui gli attori hanno interpretato i rispettivi personaggi.
Hong Kong viene vista in tutta la sua unicità: dalla vegetazione tropicale del quartiere benestante del Peak alle luci dei mercati notturni. Dalle luci degli hotel di lusso fino allo squallido appartamento di Mercy.

“Expats”, la nuova serie Prime Video con Nicole Kidman, creata da Lulu Wang

Un episodio “unico”

Fra gli episodi, inoltre, ce ne sarà uno a dir poco particolare, dalla durata di ben 96 minuti.
Questa decisione nasce da un’esigenza di Lulu Wang. La regista, infatti, ha fatto sapere a Prime Video di voler girare un lungometraggio, concentrato quasi interamente sulla comunità di collaboratrici domestiche filippine che, nei loro giorni di riposo, si riuniscono nei parchi e negli spazi pubblici della città per spettegolare e mettersi in contatto via FaceTime con le rispettive famiglie nel loro Paese di origine. Una decisione coraggiosa: dare più importanza a questa comunità, di cui Wang si sente partecipe, a costo di relegare sullo sfondo personaggi come Nicole Kidman, la vera star di “Expacts”.
“Avevo scritto The Farewell pensando a mia nonna, e molte di quelle donne sono proprio come lei, come la mia famiglia, persone che passano la loro intera vita a servirne altre. Mi sembrava di conoscerle intimamente e sentivo di voler dare loro dignità. Volevo raccontare la loro storia attraverso i loro stessi occhi e capire davvero chi sono come persone, non solo come espatriate” – ha detto Lulu Wang a Vogue.

La regista cinese naturalizzata statunitense Lulu Wang

“Grazia, speranza e umiltà”: cosa lascia “Expats”

La nuova miniserie, disponibile dal 26 gennaio, è caratterizzata soprattutto dall’impatto emotivo, dalla tenacia e dalla complessità delle tre donne protagoniste dello show.
Vorrei che la serie lasciasse il pubblico con un senso di grazia e di speranza” – ha dichiarato la regista Wang. “E anche di umiltà, ovvero con la consapevolezza che non conosciamo le persone nel modo in cui potremmo pensare di conoscerle. I personaggi della serie sono stratificati. Possono non piacerti di primo acchito, ma, una volta che sei andato sotto la superficie, cominci a provare compassione per loro”.

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