Candy Candy è uno dei cartoni più amati ma drammatici di sempre, basatosi sul manga di Yumiko Igarashi e Kyoko Mizuki; la trama verte intorno a una bambina bionda con i capelli ricci, sempre solare e vivace ma è messa a dura prova da eventi drammatici.
Per tutti i fan. Vediamo le 6 curiosità su Candy Candy ancora sconosciute:

1 Yumiko Igarashi ha bloccato i diritti del manga per la messa in onda, a causa di un diverbio delle due autrici del cartone, finendo addirittura in tribunale!

2 il procione di Candy in realtà nel manga non esiste ed è stato introdotto appositamente per i più piccoli.

3 Tanto è stato il successo del manga che hanno prodotto oggettistica di vario genere.

4 Candy Candy non ha finali sempre uguali.

5 Considerato uno dei manga più drammatici.

6 Ultima curiosità su Candy Candy. Il personaggio di Candy, nel manga è più autorevole rispetto all’anime dove fa diverse smorfie per ottenere la simpatia dei più piccini.

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Candy Candy  è uno shōjo manga giapponese di Kyoko Mizuki e disegnato da Yumiko Igarashi, pubblicato nel 1975 da Kōdansha. Ne venne successivamente realizzata una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation, che fu trasmessa anche in Italia dal 1980 al 1997, inizialmente con il titolo originale, in seguito come Dolce Candy. La serie fu anche trasposta dalla stessa autrice in un omonimo romanzo pubblicato nel 1978 per la stessa casa editrice.

Il finale della serie

Il finale vede una gioiosa festa alla Casa di Pony, dove tutto è cominciato ormai venti anni prima. Allontanatasi dalla festa, Candy, passeggia sull’amata collina di Pony e sente nuovamente il suono di una cornamusa: voltandosi con sorpresa incontra nuovamente quel “principe” che non ha mai dimenticato e che altri non è che lo zio William Albert.