La nuova tendenza denominata “Barbie Botox” sta preoccupando parecchio l’opinione pubblica e la comunità medica americana

Sta preoccupando non poco l’ultima tendenza chiamata “Barbie Botox” che ha visto una significativa fetta di 20enni ricorrere all’iniezione di tossina botulinica – meglio nota come botulino – per assomigliare a Margot Robbie, star e protagonista del film campione di incassi.

La procedura, nota anche come “Trap Tox”, è stata ampiamente utilizzata dai medici per iniettare una classe di farmaci noti come tossine botuliniche, come il Botox, nei muscoli trapeziali della parte superiore della schiena per trattare emicranie e dolore alla spalla.

Ma da quando il film “Barbie” è uscito a luglio, c’è stato, specialmente negli Stati Uniti, un aumento della domanda di utilizzo come procedura cosmetica. L’hashtag BarbieBotox ha registrato 11,2 milioni di visualizzazioni su TikTok.

La procedura “assottiglia il collo, presumibilmente per creare una somiglianza con l’attrice che interpreta Barbie”, ha detto il CEO di Revance Therapeutics Dustin Sjuts in un’intervista a Reuters. “Non stanno trattando le rughe o la pelle raggrinzita. Vogliono meno circonferenza al collo. Un collo più sottile e sagomato.” Ha detto Scott Glasberg, presidente eletto della Plastic Surgery Foundation, con sede a New York.

L’approvazione di tali iniezioni per scopi cosmetici è limitata solo alle procedure che coinvolgono il viso, rendendo l’uso dell’iniezione “off-label”. Con quest’ultima dicitura si intende “la pratica clinica di farmaci somministrati al di fuori delle autorizzazioni degli enti predisposti per popolazione, posologia o patologia”.

Nel frattempo, i grandi produttori di tossine simile al Botox, come Revance ed Evolus Inc, hanno riferito che sebbene “Barbie Botox” sia diffuso molto negli ultimi mesi, non credono che la tendenza possa aumentare significativamente le vendite.

La situazione, però, preoccupa parecchio i medici americani che temono un aumento dell’uso tra le donne più giovani. Alcuni specialisti, inoltre, mettono in guardia sulle procedure adottate da parte di personale sottoqualificato in alcune cliniche. Che potrebbe portare a un aumentato del rischio di complicazioni.

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