Giancarlo Magalli, ex conduttore de I Fatti Vostri, ospite nel programma Verissimo condotto da Silvia Toffanin, ha raccontato la sua dura battaglia contro il tumore che lo ha colpito.
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Giancarlo Magalli fa il suo ingresso nel salotto di Silvia Toffanin e appare immediatamente diverso, dimagrito e visibilmente provato. Infatti durante la puntata di Verissimo, il conduttore ha raccontato della sua lunga battaglia contro la malattia, il tumore che lo ha colpito, spiegando di aver combattuto per sette mesi contro di esso e di aver perso ben 24 kg: “È stata una fase delicata e mi piaceva parlarne in modo delicato. È stato un linfoma, che ora è sotto controllo ma mi è costato sette mesi tra ricoveri e cure”.
La scoperta della malattia
L’ex conduttore de I Fatti Vostri ha raccontato di aver scoperto un linfoma facendo i classici controlli clinici: “Hanno visto qualcosa che non li ha convinti molto. Abbiamo messo in preventivo ulteriori accertamenti ed è successo che ho preso un’infezione, di colpo”.
Il ricovero di Giancarlo Magalli per il tumore
Giancarlo Magalli ha proseguito il suo racconto, spiegando di quando è stato ricoverato in ospedale:
“Deliri, febbre a 40 e una delle mie figlie ha chiamato l’ambulanza e sono stato curato in ospedale, sotto ricovero. Non ho mai capito cosa mi hanno dato, vedevo cose che non esistevano, allucinazioni. Una notte mi sono strappato i cateteri che avevo addosso. Mi volevano legare al letto, io volevo morire. […] Facevo tre iniezioni e prendevo otto pasticche al giorno. Alle mie figlie hanno detto, appena capito com’era questa malattia, se si cura guarisce, se non si cura se ne va. A me non l’hanno detto, loro però sapevano e si sono terrorizzate. Questo ha fatto sì che mi accudissero con maggiore affetto. Sto bene. E oggi forse è la giornata più attiva degli ultimi mesi, ma non ho più problemi per fortuna”.
Giancarlo Magalli e i suoi rapporti con la Rai: “Aspetto che si facciano vivi”
Durante l’intervista rilasciata a Silvia Toffanin, l’ex conduttore de I Fatti Vostri, ha spiegato di essere pronto a tornare in televisione: “In che rapporti sono con la Rai? Pago il canone. Aspetto che si facciano vivi. La conosco bene. So quali sono i limiti della Rai”. Ha esordito Magalli. “Tempo fa dissi che la riconoscenza non è il suo forte, ma ero un po’ arrabbiato. Il fatto è che la Rai non è una persona, non è un capo con cui hai un rapporto buono o cattivo. La Rai cambia continuamente. Ci sono persone che ti stimano e persone che non ti stimano. Persone che non vedono l’ora di farti lavorare e persone che non vedono l’ora di far lavorare un altro. Questo va tenuto presente”.
Inoltre, Magalli ha concluso dicendo di aver scritto al direttore del Prime Time, Stefano Coletta: “Io ho scritto a Coletta tanto per fargli sapere che sono vivo e vegeto, ora la speranza è ricostruire. Tutti i programmi che ho lasciato, sono andati così così”.