L’arresto di ieri sera dopo le ore 22 sull’autostrada A9 da parte della polizia di Halle: le ultime ore di fuga di Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin
Filippo Turetta è stato arrestato dalla polizia tedesca mentre era fermo con l’auto sull’autostrada A9, all’altezza della cittadina di bud Durremberg, vicino la città di Lipsia. Il 22enne aveva fatto perdere le sue tracce per una settimana, è stato avvistato da una telecamera in Austria e questa mattina è stata diffusa la notizia della cattura. Il ragazzo non ha opposto resistenza, si sarebbe consegnato autonomamente, comprendendo di avere ormai poco scampo. I poliziotti che lo hanno arrestato parlano di un ragazzo “stanco e rassegnato”, con il desiderio di consegnarsi. Il ragazzo è stato catturato mentre era sulla corsia d’emergenza a fari spenti e con l’auto ferma. Alcuni cittadini che transitavano sullo stesso tratto hanno segnalato il veicolo in sosta alla polizia che, intervenuta, ha identificato il giovane. Pare che il ragazzo fosse rimasto senza soldi e senza benzina.
Decisivo il rifornimento con banconote sanguinanti
Come scrive il Corriere Veneto, Turetta avrebbe fatto rifornimento presso un distributore automatico di Cortina utilizzando banconote sporche del sangue di Giulia. Oltretutto, a posteriori, emerge una testimonianza di un cittadino che asserisce di aver visto Filippo dormire in auto “ad un metro da noi”. Il titolare della stazione di servizio ha aperto l’impianto giorni dopo, trovando proprio le 20 euro utilizzate con macchie di sangue. La polizia di Halle an der Saale, in Sassonia Anahlt, ha confermato l’arresto un’ora fa circa. Gli agenti spiegano però che al momento non è ancora stata stabilita una data nella quale Filippo si presenterà davanti al giudice. “Poco dopo le 22.00 di sabato – si legge dalla nota delle autorità di Halle -, un’auto in panne e non illuminata è stata segnalata sull’autostrada 9 nella parte meridionale della Sassonia-Anhalt”.
I momenti dell’arresto sono stati raccontati dagli stessi poliziotti dopo il controllo effettuato intorno alle ore 22 di ieri, sabato 18 novembre. “Ulteriori controlli hanno rivelato che il 21enne era ricercato per arresto dalle autorità italiane. L’uomo è stato provvisoriamente arrestato senza opporre resistenza. Il veicolo è stato sequestrato”.
Filippo Turetta, cosa lo aspetta ora?
Adesso, di prassi, il ragazzo attenderà i tempi tecnici e burocratici previsti per l’estradizione in Italia: su di lui cade l’accusa di omicidio di Giulia Cecchettin, il cui corpo senza vita è stato ritrovato ieri. Adesso sarà la Germania ad avere la palla e dovrà prendere la decisione finale sull’esecuzione del mandato con scadenza due mesi dall’arresto. Sulla decisione finale della Germania, entro massimo dieci giorni, Filippo dovrà essere consegnato il più rapidamente possibile. Notificato il mandato d’arresto, il ragazzo si presenterà davanti al giudice per la procedura di validazione, con diritto di avere un legale, un interprete e il gratuito patrocinio.
Attraverso il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, il ragazzo sarà poi consegnato alle autorità italiane. La prassi prevede che quest’ultime raggiungeranno la Germania per portare il presunto assassino in Italia con volo diretto a Fiumicino, Roma. Nella capitale sarà eseguito l’ordine di custodia cautelare in carcere.
Il vicepremier Antonio Tajani ha commentato l’arresto di Filippo Turetta, spiegando che, “grazie al lavoro di coordinamento tra le nostre forze dell’ordine e quelle tedesche e “grazie all’arresto europeo, il ragazzo arrestato potrà essere affidato in pochi giorni alle forze dell’ordine e alla giustizia italiana per subire un giusto processo”.
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