Un bimbo di soli due mesi è arrivato morto presso l’ospedale di Messina. Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo: sembra che si tratti di “morte in culla”

Dramma a Messina. Un neonato di due mesi e 15 giorni è arrivato morto la mattina di martedì 18 aprile al Policlinico di Messina a bordo di un’ambulanza.
I genitori del piccolo hanno allertato i soccorsi, ma quando è arrivato in ospedale, era già morto. Nonostante i tentativi dei medici di rianimarlo, per il bambino non c’era più nulla da fare.

Intanto, la procura di Messina ha aperto un’inchiesta ed è stata disposta l’autopsia sul corpo per chiarire le cause del decesso. Nella giornata di giovedì, l’incarico sarà conferito al medico legale.
Secondo quanto riferito da Ansa, si tratterebbe del tipico caso di morte in culla.
Proprio in provincia di Messina, si era verificata un’altra terribile tragedia.
Pochi giorni fa, a Barcellona Pozzo di Gotto, un altro neonato di appena quattro mesi era deceduto dopo essere scivolato dalle braccia di un parente.

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Cos’è la morte in culla e come si può prevenire?

Il neonato di Messina di soli due mesi, dunque, sarebbe morto per quella che viene definita SIDS, dall’inglese Sudden Infant Death Syndrome, meglio nota come morte in culla o morte improvvisa del lattante. Si tratta di una morte improvvisa e inspiegabile di un bambino al di sotto dell’anno di età.
È più frequente tra uno e cinque mesi di età e rappresenta una delle cause principali di morte nel primo anno di vita.
Fra le cause della SIDS, ancora oggetto di studio, vi sono dei difetti di maturazione dei circuiti cerebrali che governano la cosiddetta capacità di risvegliarsi dei bambini, specie in condizioni pericolose come la carenza di ossigeno (ad esempio in corso di infezioni respiratorie o se le vie aeree sono ostruite).

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Per cercare di prevenire questo fenomeno, il bambino dovrebbe dormire nella stanza dei genitori, vicino al loro letto, ma su una superficie separata (culla o lettino).
La temperatura dell’ambiente dove dorme il bambino non dovrebbe mai essere eccessivamente calda (andrebbe mantenuta tra i 18 e i 20 °C) ed è da evitare anche l’eccesso di vestiti e coperte.
In base alla definizione colpisce i bambini tra la nascita e un anno di età, ma è più frequente tra i 2 e i 4 mesi di vita e tra i maschietti (che costituiscono il 60% dei bambini che muoiono).


La SIDS è invece più rara dopo i sei mesi. Il fenomeno è più frequente nel periodo invernale.
Inoltre, i neonati dovrebbero sempre dormire sulla schiena.
Fino al primo anno di età, i bambini dovrebbero essere posizionati a pancia in su. Le nuove raccomandazioni citano una ricerca che dimostra che, quando i bambini dormono sul fianco, il rischio di morte improvvisa neonatale aumenta.

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