Sotto choc la comunità di Vallerano, nel Viterbese, dove Ismaele, bimbo di 4 anni è morto dopo l’arrivo al Gemelli. Disposta l’autopsia: l’ipotesi più probabile è quella di una reazione allergica

Un bimbo di Vallerano, paese di circa 2500 anime in provincia di Viterbo, è morto in ospedale, presso il Policlinico Gemelli di Roma, è tragicamente morto dopo aver accusato un malore fatale in casa. Il piccolo Ismaele, elitrasportato in ospedale, era apparso in condizioni gravissime sin dal suo arrivo. I medici avrebbero fatto di tutto per provare a salvargli la vita, ma ogni tentativo è stato vano: il piccolo è scomparso poco dopo. Intanto, il corpo di Ismaele sarà sottoposto ad autopsia per chiarire le cause del decesso: secondo le prime ricostruzioni, il malore sarebbe stato causato da una forte reazione allergica, che si è rivelata fatale. Ismaele, dopo la reazione, sarebbe andato in shock anafilattico. Sarà comunque l’esame autoptico, già disposto dal medico legale, a sciogliere ogni dubbio.

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Tragedia a Vallerano, il sindaco Gregori: “Ismaele è un angelo in cielo”

L’intera comunità di Vallerano è profondamente sconvolta dalla tragedia che ha colpito il piccolo Ismaele. Il sindaco del piccolo comune Viterbese Adelio Gregori ha diffuso la notizia, mostrando tutta la sua vicinanza ai familiari del bimbo di soli 4 anni scomparso prematuramente.

Un’enorme tragedia. Il piccolo Ismaele è un Angelo in cielo. Ci stringiamo al dolore della mamma e dei familiari tutti. Orlanda sente l’affetto e la vicinanza di tutta la nostra comunità e nel ringraziare tutti chiede di poter vivere questo momento in modo intimo e privato”.

Ha affermato il primo cittadino Gregori. I social sono inondati da messaggi di dolore e di vicinanza verso la famiglia del piccolo Ismaele. Anche la Proloco di Vallerano ha omaggiato la memoria del bimbo.

Certe notizie sconvolgono e riempiono il cuore di tristezza. Ci stringiamo tutti con affetto e profonda commozione alla mamma Orlanda, alla famiglia, al comune e alla comunità di Vallerano per la perdita di un angioletto di nome Ismaele volato in cielo”. La deputazione di San Vittore Martire si unisce al dolore della mamma e dei famigliari e, in segno di rispetto e di vicinanza, ha deciso di non effettuare la tradizionale consegna delle Uova di Pasqua e delle Palme benedette in una giornata così triste, che deve lasciare spazio alla compostezza e al raccoglimento”.

Si legge sui profili social del comitato. Tra le tantissime persone che hanno voluto rendere omaggio a Ismaele, il messaggio più toccante è quello di un’insegnante che aveva conosciuto la famiglia del piccolo, lo aveva visto nascere, crescere, fare progressi e ora si dice sconvolta e impotente. Ecco la sua toccante dedica:

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“Ho insegnato per molti anni, fino al 2008 a Vallerano, in provincia di Viterbo. Sono ancora in contatto con molti di loro e in questi anni ho seguito le loro gioie e traguardi. Anche Orlanda e Vittorio fanno parte di questo gruppo, lei ragazza straordinaria, bravissima. Vittorio, il fratello, è diventato un bellissimo ragazzo ed è riuscito a trovare la sua strada realizzando il suo sogno, un’azienda agricola. A settembre del 2018 Orlanda è diventata mamma di un bellissimo bambino, Ismaele. Ho ancora le sue foto appena nato e i messaggi scambiati con la sua mamma. Ho trascorso intere serate a vedere i suoi progressi, i suoi video, le sue battute, ho partecipato a distanza alla sua crescita, ai compleanni e al Natale con i doni ricevuti come una zia acquisita. Oggi Orlanda e Vittorio sono stati colpiti da un’ immensa tragedia. Ismaele, improvvisamente, è diventato un piccolo Angelo, non c’è più. E io mi sento impotente e sconvolta. Ci crediamo invincibili, super tecnologici e anni luce avanti…ma non riusciamo a salvare la vita ad un piccolo tesoro. Ismaele è stato un regalo prezioso per tutti, anche per me, ex prof, lontana chilometri”.

Cause e conseguenze dello shock anafilattico che ha colpito il piccolo Ismaele

Per shock anafilattico, o anafilassi, si intende una reazione allergica generalizzata, che si manifesta all’improvviso e che può portare a morte se non prontamente trattata. Inizia con grande rapidità interessando due o più apparati, ad esempio pelle e sistema respiratorio, o circolatorio, o gastrointestinale. Lo shock anafilattico può essere fatale se non si interviene prontamente, come è avvenuto nel caso del povero Ismaele. Le cause più frequenti sono le puntute di insetto, alcuni cibi o diversi tipi di farmaci. Inoltre, in alcuni casi non si riesce ad identificare la causa scatenante e si parla di anafilassi idiopatica.
In Europa si calcola che 17 milioni di abitanti soffra di allergie alimentari e nell’età pediatrica la percentuale si assesta intorno al 3-4% nei primi tre anni di vita.

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