Dopo quella messicana, arriva un’altra delusione da una nuova pista del Sudamerica: Angela Celentano non è la modella venezuelana. Tesi per la quale i genitori della bimba scomparsa il 10 agosto del 1996 sul Monte Faito, in provincia di Napoli, credevano convintamente. Catello e Maria, prima di chiudersi nel silenzio, avevano dichiarato che la ragazza avesse una voglia sulla schiena, “proprio come l’aveva la nostra piccola”.
“Purtroppo – specifica oggi l’avvocato Luigi Ferrandino e il team di consulenti – non vi è corrispondenza genetica con quello dei genitori”. Sono passati quasi 27 anni da quel terribile giorno e questo è l’ennesimo nulla di fatto di una storia senza fine, senza pace. In particolar modo per Catello e Maria Celentano che però non si perdono d’animo.
“Continueremo nelle nostre ricerche e qualunque altra segnalazione meritevole di approfondimento verrà percorsa. Noi non smettiamo di sperare di poter riabbracciare la nostra amata figlia. Per il momento riteniamo di rimanere in silenzio e chiediamo rispetto”.
Catello e Maria Celentano.
Vedi anche: Ritrovato il piccolo Gennaro, il bimbo di 3 anni sta bene e può abbracciare la sua mamma
Angela Celentano, nulla di fatto per un’altra pista in Sudamerica: storia, novità, sorelle, ritrovata, modella sudamericana, pista turca, pista messicana, pista venezuelana

Il 10 agosto del 1996, l’allora bimba di 3 anni era scomparsa durante una scampagnata con parenti ed amici sul Monte Faito, a Vico Equense (Napoli). Durante la gita che, come di consuetudine, la Comunità Evangelica di Vico Equense organizza ogni estate, Catello, padre della piccola, si era improvvisamente accorto della sparizione di Angela. Erano passate da poco le ore 13, Renato l’avrebbe vista per l’ultima volta. L’undicenne raccontò di aver percorso il sentiero insieme alla bimba per raggiungere il parcheggio, ove avrebbe posato il proprio pallone in auto.
Quando i due erano a metà strada, Renato disse ad Angela di tornare indietro dai propri genitori. Appurata la scomparsa, le circa quaranta persone in gita si erano attivate per ricercare disperatamente la bimba. Furono giorni di ricerche intense da parte dei genitori che poi vennero raggiunti anche dalle autorità. Le indagini si concentrarono sulle testimonianze dei presenti alla gita sul Monte Faito, in particolar modo ai filmati registrati dalle telecamere dei presenti che immortalavano la bimba mentre giocava con gli amichetti.
Le due versioni contrastanti di Renato e Luca
Il test del DNA rivela che la modella del Sudamerica non è Angela Celentano: la ricostruzione della storia. Si scoprì subito che in realtà l’ultimo ragazzino ad averla avvistata fosse Luca, rivelando un’altra versione. Il dodicenne disse di aver incontrato Renato e Angela mentre scendevano lungo il sentiero che porta al parcheggio. Così si era proposto di accompagnare la bimba dai suoi genitori, ripercorrendo la strada al contrario. Queste due differenti versioni, e le successive perquisizioni, portarono a piste inconcludenti. Il 19 agosto di quell’anno arrivò una chiamata telefonica di una bimba che piangeva. Una telefonata che resterà per sempre un mistero. Dall’audio, si sente il lamento di una bambina e una voce in sottofondo di un uomo. Verso la fine della chiamata, si sente: “Tuo papà”.
Quella voce non è mai stata riconosciuta chiaramente. Dopo anni di presunti avvistamenti, di Angela non c’era traccia. Fino al 2009, quando venne a galla la “pista turca”. Vincenza Trentinella disse di avere informazioni provenienti dal prelato don Augusto, il quale a sua volta le avrebbe riportato confidenze ricevute sulla vicenda. Dalla versione emerse che la piccola si trovasse sull’isola Buyuk Ada con un uomo che credeva essere il padre. Anche stavolta, però, si giunse ad un nulla di fatto: interrogato dai magistrati, si scoprì che l’uomo, un veterinario, era il vero padre della bimba.
Pista venezuelana
Angela Celentano non è la modella del Sudamerica. Deludente anche la pista messicana del 2010: Celeste Ruiz inviò una mail comunicando ai genitori di essere Angela. Nel racconto, poi rivelatosi falso, la ragazza disse di essere stata rapita in Italia da due uomini in quel lontano 1996. Non solo Celeste non era Angela, ma la foto con la quale si presentò alla famiglia non era reale: apparteneva ad una psicologa. Le ultime speranze erano state riposte nella pista venezuelana, la più recente.
Catello e Maria erano convinti che oggi Angela sia una modella venezuelana, nota in Sudamerica, figlia di un notabile. Il motivo è una netta somiglianza con le sorelle Rosanna e Noemi e una voglia sulla schiena, “proprio come l’aveva la nostra piccola”. Il test, il cui risultato è stato reso noto oggi, ha rivelato l’ennesimo buco nell’acqua sulla vicenda. Anche questa pista non si è rivelata corretta. Pista sulla quale Catello e Maria speravano molto. I genitori, però, non perdono le speranze e continuano a prediligere in silenzio.
Continua a leggere su Chronist.it