Un fulmine a ciel sereno, anzi, serenissimo: Arne Espeel, infatti, prima del malore in campo, stava esultando con i compagni per il rigore appena parato in veste di portiere della sua squadra del Winkel Sport B. L’atleta 25enne poi si è accasciato sul prato belga ed è morto sebbene gli immediati tentativi di rianimarlo.

Vedi anche: Malore improvviso, si accascia davanti alla mamma e muore tra le sue braccia a 16 anni

Arne Espeel, portiere del Winkel Sport B, para un rigore, esulta, poi ha un malore in campo e muore a 25 anni durante la partita contro l’SK Westrozebeke in seconda serie provinciale del Belgio: la ricostruzione, chi è la vittima

Durante la partita valida per il campionato di seconda serie provinciale in Belgio, Espeel è stato grande protagonista riuscendo a parare il rigore dell’eventuale 2-2, mantenendo il prezioso vantaggio dei suoi. Dopo aver intuito la conclusione dell’avversario, l’estremo difensore ha urlato di gioia ed è stato premiato dall’esultanza dei compagni.

Il momento di estasi è stato però bruscamente interrotto dopo aver accusato il malore improvviso in campo, con l’arbitro che si è visto costretto a fermare il gioco per far entrare i soccorsi. Inutili i tentativi di salvare il giovanissimo portiere di 25 anni da parte dei medici a bordo campo che hanno tentato la rianimazione con il defibrillatore, il ragazzo è morto poco dopo.

Malore in campo, portiere di 25 anni si accascia e muore davanti ai compagni: chi è la vittima. Espeel era un giovane portiere in forza alla squadra del Winkel Sport B, in Belgio. Militava nella stessa rosa in cui figura il fratello minore Aaron, in panchina durante i fatti. Aaron ha assistito a tutto, essendo il portiere di riserva del fratello.

I risultati dell’autopsia chiariranno definitivamente le cause della morte dell’atleta. “Questo è un disastro e uno shock per tutti. Arne – ha sottolineato il direttore sportivo del club – è stato al club per tutta la vita ed è molto amato. Era un bravo ragazzo, sempre di buon umore e pronto ad aiutare. Questo è un duro colpo, prima per la sua famiglia, poi per tutto il club”. Sugli spalti erano presenti anche i genitori dei ragazzi, emotivamente distrutti dalla vicenda.

Continua a leggere su Chronist.it