Storia a lieto fine per una famiglia di Padova: la suocera “dona” un rene alla nuora e le salva la vita. La 44enne aspettava da diverso tempo un trapianto e, grazie alla suocera Annalisa, che ha aderito al programma di scambio “Deck”, è stato possibile impiantare un rene compatibile alla 44enne.

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Padova, la suocera dona un rene alla nuora: i fatti, la storia di Debora e Annalisa

Le parole di Debora in un post sui social. “Mi vuole bene come una figlia”. Ha chiosato così la nuora di Annalisa, raccontando il grande gesto di affetto che la suocera le ha fatto senza esitazioni.

La storia di Debora: la 44enne ha scoperto all’età di trent’anni di avere una malattia autoimmune chiamata glomerulonefrite di Berger. Quest’ultima è una condizione infiammatori dei reni che porta a disfunzioni nel sangue e nelle urine, e quindi insufficienza renale. Nel 2018 però, dopo una forte influenza, la sua patologia ha cominciato a peggiorare, tanto che i medici le avevano comunicato la necessità di trapianto e dialisi. Come ha raccontato Debora al quotidiano Il Gazzettino, Annalisa, sua suocera, non ha mai tentennato e si è subito offerta di prestare aiuto. “È stato allora che mia suocera mi ha guardata in faccia e non ha avuto dubbi”.  

Di lì a poco è iniziato il loro percorso tra esami e controlli per verificare se effettivamente Annalisa poteva essere una donatrice compatibile. Purtroppo nell’ultimo esame, però, al cross match, gli antigeni di Debora sono risultati troppo alti, con il rischio di rigettare il rene.

Suocera dona un rene alla nuora e le salva la vita: Il programma Deck. A marzo 2018 per Debora arriva uno spiraglio di luce, poiché la 44enne in cura al Centro trapianti di rene e pancreas dell’Azienda ospedalieri dell’Università di Padova diretto dal professor Paolo Rigotti, prende parte al programma Deck che rappresenta un vero e proprio cambiamento mondiale, la cui finalità è quella di mettere a punto una catena di persone incompatibili con i relativi donatori, ma compatibili tra di loro.

Grazie al Deck, Debora ha ricevuto un rene da un donatore deceduto e, al contempo, Annalisa ha potuto donare il proprio rene ad un altro paziente bisognoso. “Inizialmente non volevo accettare – ha spiegato la 44enne – mia suocera invece non ha avuto dubbi: sembrava inorgoglita quasi si trovasse ad aiutare due persone, anziché una”. Debora, infatti, è stata sottoposta al trapianto il 28 settembre scorso: “Grazie ad Annalisa ho ricevuto un rene, è come fosse suo”. Mentre l’intervento ad Annalisa è stato effettuato l’8 novembre in laparoscopia.

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