Sta girando sul web il video della denuncia di una signora per un bacio gay avvenuto “sotto casa” a Milano, anzi sulla “Milano bene“, come ha titolato nel post il giornalista-attivista Simone Alliva, citato da Repubblica e La Stampa che hanno riportato la notizia. Proprio lo scrittore e giornalista ha diffuso la clip su Twitter per mostrare e dimostrare come in Italia il progressismo sia ancora un concetto utopistico. “Il paese dell’omofobia che non vediamo, che non vogliamo“, ha commentato il giornalista sul social.

Il bacio gay poi la chiamata alla polizia: “Hanno una faccia di tolla…”

Vedi anche: Truffa social di una 67enne che si spacciava per top model: condannata a due anni e mezzo di reclusione

La signora sta chiamando la polizia perché mi sto baciando per strada con un altro ragazzo. Accusandoci di indecenza pubblica“. Queste sono le scritte che introducono il video con tanto di maiuscolo: “MILANO BENE“. Nel video appare una donna anziana che al telefono con la polizia dice: “Si mettono sotto la mia finestra senza educazione né decenza“.

Secondo l’anziana donna la passione tra due persone dello stesso sesso sarebbe elemento di disturbo e disagio. Durante la conversazione con le forze dell’ordine descrive i due ragazzi come “due facce facce di tolla“, rei anche di chiamarla “vecchia“. “Ma dico: l’educazione e la decenza proprio…”, prosegue la donna al telefono con la polizia.

Prima della fine del video uno dei due ragazzi dice alla donna: “Se vuole ci parlo io con il signore“. La clip poi si interrompe con l’anziana signora che si allontana. Non è sicuramente un bel messaggio in una Italia che nel 2022 ancora si scandalizza davanti alla normalità. Il giornalista, attivista e scrittore.

La reazione social: “L’avrei denunciata per procurato allarme!

Chiaramente la reazione delle persone sui social non si è fatta attendere. C’è chi si schiera a favore dei due ragazzi e, in alcuni casi, anche chi ci va giù pesante: “Se si fossero accoltellati avrebbe chiuso gli occhi e la bocca“. O ancora: “Se fosse stato un caso di violenza fisica avrebbe filmato con lo smartphone“.