Sono distrutta, come donna e come madre” dice Ursula Loprete, 50 anni, architetto di Salerno e madre di Filippo Claudio Ferlazzo, 32 anni, l’uomo che in corso Umberto I, a Civitanova Marche, ha ucciso il mendicante e ambulante nigeriano Alika Ogochukwu, 39 anni. “Penso e ripenso che ora c’è un bambino rimasto senza padre a soli 8 anni e una moglie rimasta senza marito – ha proseguito l’amministratrice di sostegno del figlio – Mi sconvolge anche l’idea che mio figlio Filippo rischia l’ergastolo“. Alika aveva chiesto l’elemosina alla fidanzata di Flippo, Elena D., per poi essere aggredito dal compagno di lei.

Non è razzista, è malato, è bipolare e io ho tutti i documenti medici che lo possono provare” ha continuato a spiegare Ursula. Filippo percepirebbe 600 euro mensili di pensione di invalidità per i suoi disturbi psichici. “Dopo il Tso che gli avevo imposto un anno fa pensavo non potesse essere più violento“. Filippo era stato sottoposto a Tso lo scorso anno. Il compagno della 50enne ha provato a spiegare la difficoltà del momento, “è in atto un’enorme campagna mediatica e si stanno facendo molte speculazioni“. Filippo soffre di “disturbi psichici” che Ursula, con “tutto l’impegno“, sta cercando di curare, “con ricoveri anche in comunità“.

La Procura di Civitanova Marche, per mezzo del pm Claudio Rastrelli, nel frattempo indaga per chiarire la posizione della 50enne e come mai si trovasse a 400 chilometri dal figlio, sebbene fosse stata nominata “amministratore di sostegno” di Filippo. Tuttavia Ursula ha spiegato che il suo ruolo non comportasse un controllo quotidiano e vicino.

Filippo Ferlazzo: “Non pensavo di averlo ucciso, chiedo scusa

Elena D. è la fidanzata di Filippo Ferlazzo e si dice “mortificata“. Sul gesto del compagno non ha dubbi: “Ha sbagliato e per questo dovrà pagare“. Elena chiede scusa per l’accaduto e, pur prendendo le distanze “da quello che Filippo ha fatto“, afferma che mai si sarebbe aspettata che “potesse arrivare a tanto” sebbene fosse a conoscenza dei suoi problemi psichiatrici. La 48enne è stata l’oggetto della tragedia: Alika aveva insistito a chiederle l’elemosina, episodio che ha mandato Filippo su tutte le furie, portandolo a compiere il brutale gesto. Elena e Filippo convivevano in una palazzina a nord di Civitanova Marche. Lei, 48 anni, ha detto, attraverso l’avvocata Carlotta Cerquetti, di volersi isolare “da una pressione mediatica così forte“. Si dice “vicina alla famiglia della vittima“.

Filippo soffre di problemi psichiatrici che il gip Claudio Bonifazi intende approfondire. Ora l’omicida è in carcere ad Ancona e ha confessato di aver ucciso Alika ma che questo non è morto “strangolato“. Secondo la ricostruzione di Filippo Claudio Ferlazzo il mendicante “era vivo” quando poi si è dileguato. “Non pensavo di averlo ucciso“. Poi ha negato che dietro il gesto ci sia un movente a sfondo razziale: “Il colore della sua pelle non c’entra“. Filippo si è scusato e ha detto di essere intervenuto dopo aver visto Ogochukwu strattonare Elena D. Quando questa si è divincolata, entrando in un negozio, Alika se n’è andato velocemente.

Verrò presto a trovarti

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A quel punto Filippo ha inseguito il mendicante per aggredirlo. A ribadire che non si è trattato di un’aggressione senza alcuna volontà razziale è stata la legale dell’uomo, Roberta Bizzarri: “Purtroppo, a prescindere dal colore, il gesto, bruttissimo, è stato quello“. Nel frattempo Ursula Loprete, architetto specializzato in interior design, conosciuta a Salerno per l’impegno in politica e un lussuoso b&b, ha fatto arrivare un messaggio di vicinanza al figlio: “Verrò presto a trovarti“. Il 32enne era stavo visitato a fine aprile in ospedale a Civitanova e avrebbe dovuto cominciare un percorso con il centro di salute mentale che però non ha mai iniziato.

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Filippo Claudio Ferlazzo, 32 anni, ha ucciso il nigeriano Alika Ogochukwu, 39, in corso Umberto I a Civitanova Marche dopo che quest’ultimo, mendicante e ambulante, avrebbe insistito nel chiedere l’elemosina alla sua fidanzata, Elena D., 48enne.

Ursula Loprete, 50 anni, è la mamma di Filippo. La donna ha spiegato che il figlio soffre di problemi psichiatrici, che è bipolare e che era stato sottoposto a Tso. Aveva anche problemi di droga. Ursula è architetto, specializzata come interior design, è conosciuta a Salerno per via del suo impegno politico visto che lo scorso anno si era candidata alle comunali. Ha un Bed & Breakfast di lusso nel quale soggiornerebbero molti vip. Ha detto di essersi sempre dedicata al figlio per curare la sua malattia mentale. Ursula è anche responsabile di un negozio di abbigliamento in centro.

Su Facebook Filippo si chiamava “Filippo Artista Figò“. Amava dipingere, diceva: “La tela per me è come un baratro dove rinchiudo i miei demoni“.