I genitori, profondamente credenti, hanno pregato per 24 ore dopo aver inflitto ferite gravi sul corpicino del figlio: tutto è stato inutile, all’arrivo dei paramedici Rhuan Immanuel Bosch era già morto da oltre 24 ore. I due carnefici sono finiti in arresto e sono anche accusati di tortura, talmente erano evidenti i segni dei maltrattamenti che, secondo gli inquirenti, andavano avanti da quando il figlioletto era nato, lo scorso aprile.

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Uccidono di botte il figlio di 7 mesi, poi pregano perché guarisca in quanto si ritengono profondamente credenti alla religione: la dinamica, la morte del piccolo, l’arresto dei due genitori

I fatti risalgono allo scorso 3 novembre in un sobborgo di Yugar, a nord di Brisbane. I paramedici hanno appurato la morte del piccolo intorno alle ore 6.45 locali. I carnefici sono stati i suoi stessi genitori, Reinhardt Bosch, 33 anni, e Noemi Kondacs, 22. Avrebbero picchiato il figlio in maniera brutale, lasciandolo poi morire in casa senza allertare nessuno ma, anzi, sembrerebbe che i due avrebbero passato le ultime ore di vita del figlioletto in preghiera, in quanto credenti, affinché guarisse dalle gravi lesioni.

Nulla di tutto ciò è avvenuto. Il piccolo è morto e, secondo la commissaria di polizia del Queensland Katarina Carroll, la scena che gli agenti si sono ritrovati davanti è stata “la più orrenda” che un militare potesse affrontare. Proprio per la gravità dei lividi riportati sul corpo è stata paventata l’ipotesi che la giovanissima vittima sia stata percossa da sempre. Sin dal primo giorno della sua nascita. I suoi genitori ora sono in arresto e sono accusati anche di tortura. Secondo gli inquirenti, il piccolo sarebbe stato malmenato con uno strumento, provocandogli lesioni mortali.

Genitori profondamente credenti massacrano il figlio di botte e il piccolo muore: chi sono i due carnefici. I genitori della vittima sono stati arrestati, accusati di omicidio e tortura. Bosch, il padre, è un uomo disoccupato e non aveva precedenti. Con sua moglie Noemi si ritengono una coppia profondamente religiosa. Talmente tanto da aver pregato insistentemente quando si sono resi conto che il piccolo non stava bene. Ma hanno atteso del tempo senza allertare nessuno e, all’arrivo degli agenti, Rhuan Immanuel era già senza vita.

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