Ennesimo episodio di violenza: la vicenda è successa venerdì scorso a Casale Monferrato ed ha visto coinvolto un ragazzo di 35 anni, Cristian Martinelli, morto dopo aver lottato con le unghie e con i denti. Purtroppo il giovane non ce l’ha fatta. Cristian avrebbe compiuto 36 anni due giorni fa, giorno che non ha potuto festeggiare dopo essere stato massacrato di botte, tra pugni e calci, da una banda composta da dieci giovani, tra cui una ragazza. La vittima da diverso tempo veniva importunata da questi ragazzi e purtroppo la storia è finita nel peggiore dei modi. Infatti domenica mattina le forze dell’ordine, guidate da Giuseppe Di Fonzo, hanno fermato il presunto assassino di Cristian Martinelli: un 20enne, Nicolae Capstrimb, di origini moldave. Come ha riportato il Corriere, il giovane ha perso la vita nelle stesse circostanze di Willy Monteiro e nella stessa zona.

I racconti di alcune persone e le parole della sorella Valentina

Stando ai fatti raccontati da parte di alcuni ragazzi che si trovavano nei pressi della stazione della zona, Cristian Martinelli “aveva avuto qualche problema di droga. Ma ne era uscito e stava prendendo in mano la sua vita. Ora era a posto. Era una persona buona. Non meritava di morire così”. Storia confermata anche dalla sorella della vittima, Valentina: “Ma nessuno si aspettava la morte di un giovane. Ma non posso credere che quel ragazzo abbia fatto tutto da solo. E poi mancavano i suoi occhiali da sole. Mio fratello aveva un rene spappolato e varie emorragie”.

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La vicenda

La terribile vicenda si è verificata venerdì scorso, intorno alle 13:30, si è verificata la terribile: Cristian Martinelli ha perso la vita dopo due lunghi giorni di sofferenza nei quali ha lottato fino alla fine, ma purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare. Infatti, stando ai racconti riportati dai gestori di una tabaccheria vicina alla stazione, sono state allertate le forze dell’ordine dopo che è scoppiata la rissa: “Per quello è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Da quando non ci sono più Polfer e le telecamere sono solo nel piazzale della stazione questa è diventata zona franca”.

Dopo essere stato pestato a sangue, la vittima è rimasta senza cure fino alle ore 16, non si era accorto di stare male. Intorno a quell’ora alcuni pensionati che chiacchieravano nell’adiacente Piazza Vittorio Veneto lo hanno notato mentre barcollava e lo hanno accompagnato in ospedale. Purtroppo le sue condizioni sono apparse immediatamente gravi, nonostante ciò è riuscito a raccontare l’accaduto. Immediatamente sono scattate le indagini del caso e tra gli elementi chiave della vicenda ci sono anche gli occhiali da sole mancanti, uno degli indizi determinanti per risalire all’identità di uno dei responsabili. Così i carabinieri, coordinati dalla procura di Vercelli, hanno arrestato il ragazzo moldavo, accusandolo di lesioni aggravate e, dopo diverse ore, per omicidio volontario. Intanto sono attesi altri sviluppi per le indagini.

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