Armato di machete minaccia i passanti e blocca il traffico di San Potito, frazione di Ovindoli, provincia dell’Aquila, Abruzzo. Si tratta di un uomo di 45 anni che è stato bloccato con il taser dalle forze dell’ordine. Dopo aver fermato l’uomo gli agenti hanno arrestato l’aggressore.
L’uomo era in evidente stato alterato. Dovrà rispondere di resistenza e minacce aggravate a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e porto abusivo d’armi. Adesso si trova in carcere ed è in attesa dell’udienza di convalida davanti al Gip del tribunale.
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Minaccia i passanti con un machete, la dinamica
Secondo quanto emerge dalle prime ricostruzioni, l’uomo era in possesso dell’arma in mezzo alla strada e bloccava il traffico. Allo stesso tempo si scagliava contro gli automobilisti di passaggio. Nel frattempo minacciava i passanti mentre impugnava il machete. Giunti sul posto i militari sono stati costretti a fare uso del taser per bloccare il 45enne.
Il primo utilizzo del taser in provincia dell’Aquila
L’episodio ha segnato il primo utilizzo del taser per gli agenti locali. I carabinieri rendono noto che è stato necessario. Inoltre il suo utilizzo è avvenuto nel completo rispetto della normativa vigente e delle direttive ministeriali diramate.
La cosiddetta pistola elettrica è stata introdotta lo scorso 14 marzo. L’arma è in dotazione ai carabinieri, alla polizia e alla Guardia di finanza. Lo stesso giorno si è verificato il suo primo utilizzo in Italia ed è avvenuto in ben sette città italiane.
La prima volta è stata usata a Roma verso un uomo che aveva reagito aggressivamente alla comunicazione degli agenti di polizia che sarebbe passato dai domiciliari al carcere.
Nella stessa prima giornata di utilizzo dell’arma in dotazione alle forze dell’ordine, si sono verificati altri sei casi in altrettante città italiane. Al nord a Milano, a Bologna, a Firenze. Mentre nel sud Italia a Bari, Brindisi e Reggio Calabria.