Tra la fine degli anni ’70 e gli anni ‘80 andavano per la maggiore i cosiddetti film a episodio di genere commedia: tra questi, impossibile dimenticare “Culo e camicia”, con un grande Enrico Montesano. Una particolare tipologia di format cinematografico che ha ottenuto enorme successo tra il pubblico anche per via della partecipazione di numerosi artisti di grande rilievo che altrimenti sarebbe stato difficile vedere come coprotagonisti nel medesimo film. Nel 1981 il regista Pasquale Festa Campanile si occupò della direzione della pellicola Culo e camicia prodotta dalla Filmauro in associazione con Intercontinental Film Company e distribuita delle sale cinematografiche da Titanius.
Il cast era ricco di grandi artisti come Enrico Montesano, Renato Pozzetto, Leopoldo Mastelloni, Daniela Poggi, Gianni Agus, Ennio Antonelli e tanti altri. Il primo dei due episodi intitolato Il televeggente racconta le vicende di Rick Antuono (Enrico Montesano), giovane assistente montatore di una emittente televisiva locale che aspira a diventare un telecronista sportiva. Tuttavia il suo sogno sembra essere destinato a restare tale in quanto affetto da balbuzie.
Un mix tra Pinocchio, Cenerentola e Aladin: Culo e camicia, il film a episodio di genere
Rick è uno giovane romano alle prese con tante problematiche economiche per via di uno stipendio tutt’altro che soddisfacente. Lavora in una televisione privata come assistente montatore ma la sua ambizione è diventare cronista sportivo. Purtroppo tale desiderio è limitato dal suo balbettare per cui ormai si è convinto di dover aspirare ad altro. Vive in un appartamento abbastanza soddisfacente ed è alle prese con tante difficoltà economiche.
Infatti, gli hanno staccato luce e acqua per i mancati pagamenti delle bollette, ma riesce a tirare avanti sfruttando l’utenza energetica di un vicino di casa di cui fruisce di nascosto. Purtroppo si collega a un’insegna luminosa che prevede l’effetto spento – acceso e questo si riflette anche nel suo appartamento per cui la tv è un continuo accendersi e spegnersi come del resto anche l’illuminazione.
L’epilogo di Culo e camicia
La sua vita cambia quando si rivolge all’amico di quartiere che tutti chiamano Geppetto (Umberto Zuanelli) per farsi sistemare un paio di scarpe. Sarà lo stesso Geppetto a consegnargli le scarpe senza pretendere nessun pagamento una sera a casa sua ricordandogli di trattarle con tanto amore. Ovviamente Rick non capisce il perché di quella frase. Infatti, quelle erano scarpe diventate magiche che permettevano all’ignaro Rick di esprimere 7 desideri. L’uomo non si accorge di tutto questo e commette l’errore di richiedere desideri per questioni piuttosto futili, soprattutto per mettere in cattiva luce il suo eterno rivale in amore e al lavoro Carletto (Gino Pernice) agli occhi della bella Ornella (Daniela Poggi).
La vicenda però gli permetterà di superare il suo problema nel parlare e utilizzando il suo ultimo desiderio per liberare Carletto dai suoi mali, gli consente anche di conquistare per sempre l’amore di Ornella. Una vera e propria favola moderna in chiave comica, con tanti elementi che fanno ricordare classici racconti per bambini come Pinocchio, Aladin e Cenerentola. Un film da rivedere.