Metti la bellezza e la bravura di un’attrice senza tempo come Ornella Muti. Metti una trama piacevole e avanti coi tempi e soprattutto metti la splendida interpretazione di Renato Pozzetto, probabilmente all’apice del suo genio, capace di alternare momenti di straordinaria comicità ad altri che lasciano spazio a riflessioni. Metteteci tutto questo e ci si ritrova ad appassionarsi in un film suggestivo, bello e godibile come Nessuno è perfetto. Un lavoro cinematografico che andrebbe rivalutato e che per certi versi anticipa un tema che negli ultimi anni è stato molto dibattuto. Come quello dell’omosessualità, affrontato con una chiave comica e per certi versi anche romantica. Diciamo la verità, per via del politicamente corretto questa pellicola sarebbe stata impossibile da realizzare.

Nel 1981 Pozzetto e la Muti al cinema con Nessuno è perfetto

Nei primi anni ’80 Renato Pozzetto è probabilmente nel suo periodo artistico migliore come del resto conferma una serie lunghissima di pellicole molto apprezzata dal pubblico come La patata bollente, Sono fotogenico, Zucchero miele e peperoncino, Fico d’India, Mia moglie è una strega, Uno contro l’altro praticamente amici, La casa stregata, Un povero ricco, Mani di fata, Questo e quello, Il ragazzo di campagna, Lui è peggio di me, È arrivato mio fratello, Grandi magazzini e 7 chili in 7 giorni.

Una lista nella quale, peraltro, abbiamo omesso una pellicola oggi poco ricordata e sottovalutata ma ugualmente intensa e divertente. Stiamo parlando del film Nessuno è perfetto diretto nel 1981 da Pasquale Festa Campanile con grande protagonista Renato Pozzetto insieme ad Ornella Muti. Nel cast altri volti noti della commedia italiana come Felice Andreasi, Massimo Boldi, Gabriele Tinti e Lina Volonghi. Una pellicola che in realtà nella stagione cinematografica 1981-82 ottenne un buon incasso piazzandosi al sesto posto della graduatoria subito alle spalle di un film come I predatori dell’arca perduta. 

La trama

Guerrino Castiglione (Renato Pozzetto) è un imprenditore vinicolo che propone sul mercato un prodotto di buona qualità. La sua vita viene sconvolta dalla drammatica morte della moglie e questo lo fa entrare in un periodo di grande crisi che lo induce nel chiudersi in se stesso. Sul conto di Guerrino se ne raccontano di tutti i colori, compresa la presunta storia di amore con la suocera (Lina Volonghi) che continua a vivere con lui (in effetti tra di loro sembra esserci stata qualche notte di passione). La sua vita quotidiana è scandita da pochi impegni di lavoro e costanti visite al cimitero sulla tomba della moglie. Tutto però cambia quando incontra la bellissima Chantal (Ornella Muti).

Lei è una fotomodella per la quale Guerrino perde completamente la testa tant’è che inizia un rapporto d’amore e in poche settimane addirittura si sposano. L’uomo sta rivivendo un periodo felice che purtroppo ancora una volta viene macchiato da una “imperfezione”. Infatti, lui scopre che in realtà la sua nuova moglie prima era un uomo e in particolare un paracadutista dell’esercito tedesco che si è sottoposto a un intervento chirurgico per cambiare sesso. Questo crea dei problemi e soprattutto le chiacchiere e le prese in giro di conoscenti ed amici ma alla fine Guerrino si rende conto di essere innamorato di Chantal per quello che è. Una storia d’amore che pone l’accento su una questione per l’epoca, probabilmente, troppo avanti. 

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