Qualche mese fa Carlo Verdone ha ricordato il compianto Angelo Infanti nel salotto di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno“. Nell’occasione era stato omaggiato il film “Borotalco” per celebrare i 40 anni di anniversario. Uno dei personaggi cult del film è immancabilmente Manuel Fantoni, interpretato proprio da Infanti.

Io devo molto ad Angelo Infanti, un grande attore. Lo vidi a casa di Sergio Leone, stavamo parlando“. Ad un certo punto vide “quest’uomo così spiritoso, bello, playboy, dinamico, generoso, simpatico“. Si chiese: “Ma questo è l’ideale per fare la parte di quello che porta via Magda a Furio“. Lo fece presente a Leone che gli disse: “Per essere un bravo attore è un bravo attore, fagli un provino“. Verdone nel racconto ha fatto notare che un provino non avrebbe cambiato nulla: “Era lui, era così, che provino gli volevi fare“.

Carlo, ospite da Serena Bortone, aveva citato l’altro film di successo in cui ha lavorato con Infanti, ovvero Bianco, rosso e Verdone. In passato aveva già raccontato Angelo definendolo “spiritoso, insolente, divertente, caciarone“. La stima di Angelo Infanti per Verdone era immensa. Definiva “una benedizione il primo film con Carlo“. Disse: “Io lavorerei sempre con Carlo perché distende i nervi, si diverte lui, si diverte la troupe, si diverte l’attore. Ti aiuta nelle gestualità. Se tu inventi qualcosa, lui te l’asseconda se gli piace“.

Angelo Infanti: il guardiano del cimitero di Zagarolo, Il padrino, La piovra, la moglie Emanuela Rolando, figlia, tomba

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Ancora Carlo: “Aveva una grande personalità ed era un uomo molto generoso“. In studio c’era anche la figlia di Angelo, che ha raccontato l’episodio del “guardiano del cimitero di Zagarolo“, allacciandosi proprio alla generosità del padre. “Papà era buono, aiutava tutti e trattava tutti alla stessa maniera. Questo ragazzo era in difficoltà a vivere nel cimitero di Zagarolo. Quindi lo prese a casa sua ed era felicissimo di far parte della casa di papà“. Così, dopo averlo ospitato, era diventato lui l’addetto a rispondere alle telefonate. La figlia ha raccontato lo stratagemma che Angelo adottava al telefono.

Il ragazzo, dopo aver risposto, diceva ad alta voce il nome della persona: “Chi è? Ah, Bruno?“. E Angelo avrebbe annuito o fatto gesti eloquenti che mostravano dissenso, il tutto a seconda della persona in chiamata dall’altra parte della cornetta. Se in quel momento Infanti non voleva parlare, riusciva sempre a scampare alla minaccia della cornetta. Chissà se avesse vissuto oggi come l’avrebbe pensata. Ma, tornando all’aneddoto: “Rispondeva: ‘Maggiordomo di casa Infanti’. E se non voleva parlare diceva: ‘No guardi, Angelo Infanti è andato in America stamattina ma torna stasera lo può sentire presto’“.

Il guardiano di Bianco, rosso e Verdone

Sapete chi era il guardiano? Era lo stesso guardiano del cimitero che compare nel film di Bianco, rosso e Verdone e a ricordarlo è lo stesso Carlo: “Angelo mi disse: ma diamogli una mezza posa, facciamogli far qualcosa. Aveva una faccia talmente divertente che ho inventato quella scena nel film quando io dico: ‘Scusi, ma che c’è una tomba di uno che si chiama riso, sorriso…'”.

Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta Angelo Infanti si dedicò al cinema prendendo parte anche a Il padrino nel ruolo di Fabrizio. Ha interpretato anche il boss Sante Cirinnà nella serie televisiva “La piovra“, la prima miniserie della saga. Esordì al cinema nel 1961 con “Io bacio…tu baci“, fu “incastrato” per l’occasione da “Tony Renis e Walter Chiari” che gli dissero: “Vieni, ti diverti“. Alla fine c’erano tutti: “Mina, Celentano, Peppino di Capri“. Si trattava di un musicarello.

Moglie, figlia e morte

Emanuela Orlandi è stata la moglie di Angelo Infanti. Rossella è figlia dell’attore, nata da una precedente relazione con Daniela Bonotti, figlia di Sergio, celebre produttore esecutivo della Titanus.

Angelo venne ricoverato presso l’ospedale di Tivoli dopo essere stato colpito da un improvviso attacco cardiaco nella sua casa a Zagarolo. Morì l’indomani a 71 anni. Venne celebrato il funerale in forma privata. L’attore è stato cremato e le ceneri tumulate nel Cimitero comunale di Zagarolo.