“La vita e la morte sono una dualità, proprio come saggezza e ignoranza, dentro e fuori, giorno e notte, sole e luna”

Il 7 marzo è il giorno di uscita di “Totem – il mio sole“, il nuovo film diretto da Lila Avilés: una storia raccontata da Sol, una bambina di 7 anni, che trascorre una giornata insieme al nonno per aiutarlo nell’organizzazione della festa a sorpresa per suo padre Tonatiuh, un giovane pittore affetto da una grave malattia.
La piccola è impegnata nei preparativi con le zie Nuri e Alejandra, ma con il passare delle ore, l’atmosfera in casa si fa sempre più pesante. Il caos aumenta, l’equilibrio familiare diventa sempre più instabile: così, la piccola Sol capirà che qualcosa nel suo piccolo mondo sta per cambiare.
Davvero il suo mondo sta finendo: Sol si confronta con qualcosa di molto più grande di lei, ma anche degli adulti, qualcosa che capisce e capiamo solo in parte e gradualmente.

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Il caos di “Totem – il mio sole”

Nella grande casa con giardino di questa famiglia colta e borghese, che ora vive gravi difficoltà economiche, regna sovrano un caos fisico ed emotivo. In parte per la preparazione della festa, ma soprattutto perché tutti sono turbati dall’incombente lutto.
Dunque, in questo clima così confuso e caotico, ognuno reagisce a modo suo. Infatti, mentre il protagonista Tonatiuh (Mateo García Elizondo) combatte con i fantasmi della sua lucida agonia, tra dolori fisici e domande all’I Ching, il libro cinese dei mutamenti, sua sorella Nuria (Montserrat Maranon) che si è rasata i capelli in segno di solidarietà, si attacca alla bottiglia. L’altra sorella Ale (Marisol Gasé) cerca una qualche risposta nella pratica New Age e ha convocato una sorta di stregona per scacciare la cattiva sorte. Il padre di Tona (Alberto Amador), che ha subìto un intervento alle corde vocali, è uno scontroso psicoanalista, mentre la piccola Sol e la mamma Lucía (Iazua Larios) hanno in serbo per lui un oggetto magico che può rivelare un futuro grazie ai semi di tamarindo. Un futuro che però non esiste.

Lila Avilés: “Tutto riguarda l’amore”

Totem – Il mio sole” uscirà al cinema dal 7 marzo con Officine UBU: il film era in concorso alla 73esima Berlinale e ha vinto il premio della Giuria Ecumenica. In più ha un impressionante percorso nei festival di tutto il mondo, più di sessanta partecipazioni, con premi vinti a tutte le latitudini e ha anche rappresentato il suo Paese, il Messico, nella scorsa edizione degli Oscar.
Merito della regista Lila Avilés, che gioca su tutta la gamma delle emozioni, dalla tenerezza alla rabbia, dal gioco gioioso alla disperazione, insomma dalla vita alla morte. “La vita e la morte – spiega la regista – sono una dualità, proprio come saggezza e ignoranza, dentro e fuori, giorno e notte, sole e luna, luce e oscurità, yin e yang. Un’altra dualità che m’interessa profondamente è quella del tempo e della durata. Tutti abbiamo vissuto giorni che sembrano mesi e giorni che passano in pochi secondi“.
E conclude: “Come diceva Lev Tolstoj: ‘La verità, come l’oro, non si ottiene dalla sua crescita, ma lavando via da essa tutto ciò che non è oro’. E mentre la verità stessa può sembrare sfuggente, una volta scesi all’essenziale, ci si ritrova nelle parole del regista John Cassavetes: Tutto riguarda l’amore”.

“Totem – il mio sole”: il trailer ufficiale del film di Lila Avilés al cinema dal 7 marzo

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