L’attore ha raccontato la sua dolorosa esperienza con i fili utilizzati per sembrare un astronauta nello spazio

Il mese di marzo del 2024 si apre con un nuovo, entusiasmante, film di fantascienza diretto da Joahn Renck: il titolo della pellicola è “Spaceman” e sarà disponibile su Netflix proprio a partire dal primo giorno del nuovo mese. Il lungometraggio ruota intorno alla storia di Jakub, interpretato dal noto attore americano Adam Sandler, nei panni di un astronauta che dopo aver trascorso sei mesi in una missione di esplorazione in solitaria ai confini dell’universo, ritorna sulla Terra.
Il suo obiettivo è quello di salvare il matrimonio con la sua amata Lenka (Carey Mulligan).
Ma mentre è impegnato in questa missione “terrestre”, ecco che riceve aiuto da una misteriosa creatura nascosta nei meandri della sua navicella spaziale.

Non solo Adam Sandler, ma anche un’italiana nel cast di “Spaceman”

Il nuovo film, prodotto da Joahn Renck è basato sul romanzo del 2017 “Spaceman of Bohemia” dell’autore ceco Jaroslav Kalfař. Uscirà in sale selezionate il 23 febbraio e su Netflix il 1° marzo.
Oltre ad Adam Sandler, Paul Dano e Carey Mulligan, il cast comprende Kunal Nayyar, Lena Olin e l’attrice italiana naturalizzata statunitense Isabella Rossellini. La sceneggiatura di “Spaceman” è stata scritta da Colby Day.
Tra i produttori figurano Channing Tatum, Reid Carolin, Peter Kiernan, Michael Parets, Tim Headington, Lia Buman e Max Silva. I produttori esecutivi sono Ben Ormand, Johan Renck e Barry Bernardi.
La nuova pellicola è stata presentata lo scorso mercoledì in anteprima mondiale al Festival del cinema di Berlino.

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L’esperienza dolorosa di Adam Sandler: “I fili mi hanno fatto male”

Calarsi nei panni di un astronauta non è stata una missione semplice per Adam Sandler, protagonista di “Spaceman”. L’attore 57enne, protagonista di tanti film come “Diamanti Grezzi“, “Murder Mistery“, “Hustle“, “Funny People“, “Un weekend da bamboccioni” ha raccontato la sua dolorosa esperienza vissuta per girare il nuovo lungometraggio.
Infatti, Sandler ha dovuto usare dei fili per sembrare un astronauta che fluttua nello spazio.
“I fili erano duri perché il mio corpo ormai non è più molto flessibile. I fili mi hanno fatto male, mi hanno scavato dentro. Ogni giorno dicevo agli stuntmen che mi legavano che i fili mi facevano male ma non mi credevano. Ma lo abbiamo fatto come una squadra. Il regista Johan Renck diceva: ‘Non sembri fluttuare, cosa stai facendo?’” – ha raccontato l’attore durante la conferenza stampa del Festival del Cinema di Berlino. Un grande aiuto è arrivato dal suo collega Paul Dano: “Abbiamo scavato in fondo, io sentivo dolore e lui mi ha aiutato a superare quel dolore” – ha proseguito.
“Abbiamo fatto le prove insieme prima di girare il film. Il giorno, però, parlavo con una pallina da tennis o con l’amico di Johan Renck che è venuto, si è vestito e si è messo a gattonare. È un film sull’essere soli, e la pallina da tennis mi ha permesso di essere solo e nel mio mondo” – ha concluso Adam Sandler.

Il trailer ufficiale di “Spaceman”, il nuovo film di fantascienza con Adam Sandler

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