American Pie è stato senza ombra di dubbio tra le commedie d’oltreoceano più amate dei primi anni 2000. Jim Levenstein, Kevin Myers, Oz, Stifler, e soprattutto la mamma di Stifler, hanno dato vita a personaggi indimenticabili che ancora oggi sono amati come il primo giorno. Basti pensare alla parola “milf”, oggi abusatissima e che proviene proprio dalla serie di film. Capita spesso, dunque, che agli attori che hanno interpretato i ruoli principali della serie, quando intervistati, vengano poste domande su American Pie.

Le parole dell’attore riguardo American Pie

In ordine di tempo, l’ultimo a rilasciare dichiarazioni in merito ad American Pie è stato Seann William Scott, che intervistato a “Jake’s Takes” ha parlato proprio della serie. Secondo l’attore però, American Pie, nonostante sia ancora oggi apprezzatissimo, non è più riproponibile, sia per le restrizioni sempre più stringenti del politically correct, sia perché i gusti del pubblico sono ormai mutati.

Stavo parlando con un amico l’altro giorno, e mi ha detto: Non potresti mai fare American Pie oggi. Verresti arrestato e probabilmente andresti in prigione per molto tempo per alcune cose che fai in quel film. Non c’è più un appetito per quel tipo di film. Voglio dire, potrei sbagliarmi. Penso che alcune delle commedie generiche possano essere divertenti. Tuttavia le persone, a quanto pare, me compreso, apprezzano più un umorismo spiritoso e intelligente e una buona scrittura rispetto a qualcosa di esagerato”.

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I gusti mutati del pubblico

D’altronde, le parole di Seann William Scott, rispecchiano anche l’andamento stesso dei film. Infatti, se il franchise ha fruttato complessivamente 235 milioni di dollari di guadagno per le 8 pellicole che compongono la serie, è anche vero che questi sono derivati dagli introiti dei primi film. Mentre l’interesse per i successivi e andato via via scemando e con esso anche gli incassi.

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