Intervistata da Specchio, l’attrice spazia tra molti argomenti e si finisce inevitabilmente a parlare della sua assenza nel finale de “Il sol dell’avvenire”: l’intervista a Laura Morante

Intervistata dalla rivista Specchio, la bella attrice e regista Laura Morante non si nasconde e rivela il suo disagio nel condividere il set con il collega Nanni Moretti. Nella scena conclusiva de “Il Sol dell’avvenire”, lei non compare sebbene Moretti avesse radunato tutti gli attori più cari con i quali ha collaborato sul set in carriera. “Nanni me lo ha chiesto ma io non me la sono sentita”. C’è qualche strascico che prosegue da anni, dal film de “La stanza del figlio”. Il rapporto “si è guastato” dopo quella collaborazione. Su questa dichiarazione sorge una naturale discrepanza con quanto affermato pochi giorni fa, in cui aveva detto: “Non so perché non mi ha chiamata, chiedetelo a lui”.

Quel particolare rapporto tra la Morante e Nanni Moretti

Oggi “non siamo in guerra, ci vogliamo bene”. Un bene che permette di voltare pagina per le normali convenienze, come quando “ci facciamo gli auguri di compleanno”, ricorrenza che non manca “da 40 anni”. Ma non basta per ricucire le ferite. “Ci sono state troppe cose che mi hanno ferita e non me la sono sentita di fare buon viso a cattivo gioco, non sarebbe stato coerente”. Il rapporto c’è, ma “non mi affiderei a lui se avessi un problema”. Entrando nello specifico: “Dal punto di vista professionale è stato il regista che mi ha dato di più”. E fin qui, niente da dire.

Il discorso cambia in base alla prospettiva, perché “da quello umano…beh, abbiamo avuto un rapporto altalenante, tra conflitto e affetto. È stato un fratello, ma l’ho anche detestato. Ha, appunto, un’ indole dominatrice, e io non mi faccio dominare volentieri”.

La paura più grande e la cosa che più detesta

Nell’intervista si spazia tra più argomenti, si arriva a parlare della paura più profonda dell’attrice: “L’angoscia per il mondo”, risponde. “Quando cammino per strada, da quando è cominciata la guerra, provo spesso a immaginarmi come dev’essere fare lo stesso in un paese invaso”. Cosa non ama? “La slealtà”. Lei è leale fino al punto “da diventare ridicola”. Quando dà la sua parola, pur di “mantenere una promessa”, è disposta a fare “qualsiasi cosa”.

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