Eccolo, un ragazzino, come se non fosse passato neanche un giorno da quando gli dicevano di avere la “faccia da stron*o”: Christian De Sica rilascia una lunga intervista al Messaggero, parlando di tutto, di “imbroglioni e ladri”. Sono tanti i temi affrontati, a cominciare dal fatto che oggi, a 72 anni, tutti lo vogliono: “Fino a pochi anni fa avevo un contratto d’esclusiva con Aurelio De Laurentiis e non potevo fare altro. Adesso no e quindi posso spaziare e fare quello che voglio”. Anche nei drammatici, come il film in uscita “a breve”, dove l’attore interpreta “un malato di Alzheimer”.

Al momento il 72enne lavora ne “Il cantante mascherato” di Milly Carlucci dopo quattro anni in cui è stato giudice di Tale e Quale Show. In tutto ciò, Christian corre da un set all’altro, facendo spesso tappa a Milano, dove vive la figlia Maria Sole.

E su quella faccia? Ne ha anche per coloro che lo ritenevano un “giocherellone” agli inizi: “Forse in giro si è anche capito che so fare questo lavoro. Prima più di un addetto ai lavori diceva: ‘Questo gioca…'”.

Christian De Sica, nonno a 72 anni: “L’Italia è un Paese per vecchi e io sono stato fortunato”

E proprio la figlia gli ha dato una grande gioia, quella di diventare nonno per la prima volta a 72 anni. Che fanno con 42: insomma, lui si sente il solito “ragazzino caciarone di sempre”. Per De Sica gli anni passano solo all’anagrafe. Il tempo scorre ma non cambia “niente”: “L’Italia, in fondo, e lo dico con un po’ di amarezza, è un Paese per vecchi”. Ironizza: quindi, “mi è andata bene”. C’è anche il momento del botta e risposta secco, con le domande più scomode. Su cosa non farebbe mai, rivela: “Un calendario nudo”. Glielo proposero “da giovane”, ma lui non accettò.

Il giornalista gli chiede se c’è qualcosa che non rifarebbe in assoluto, una scelta di cui si è pentito. La prende da lontano: forse “qualche film che avrei potuto evitare”, tuttavia, facendo un bilancio generale tra “famiglia” e “amici che mi vogliono bene”, riesce a trovare un punto in particolare dove trova qualche recondito rimpianto. L’economia.

Se potesse, seguirebbe “di più la parte economica”. Ammette: “Non ci capisco niente”. Per questo motivo “sono stato ripetutamente derubato da imbroglioni e ladri di varia natura”. Non si sa a chi ha lanciato la stoccata. Dal quotidiano con sede a Roma provano a fargli pronunciare qualche nome, ma lui è troppo furbo per questo e risponde: “Con il ca**o che lo dico”, e ride. Sono giorni di festa, come e dove li passerà? Fino a martedì “resterò a Milano, dove mia figlia si è trasferita da Belluno con il compagno, e non farò altro che spupazzarmi la mia nipotina Bianca”. Da martedì, focus sul lavoro: “Sto facendo le prove di lettura del film L’altro Ferragosto di Virzì, in pratica Ferie d’agosto 2, poi mi dedicherò alla prova costumi e quindi a quelle di recitazione. Si comincia sul set il 24 aprile. Gireremo per otto settimane sull’isola di Ventotene”.

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