La reunion di “Ritorno al futuro” ha commosso i fan, in particolar modo il caloroso abbraccio tra i protagonisti del film, Michael J. Fox e Cristopher Lloyd. I due protagonisti del film uscito nel 1985 si sono ritrovati pubblicamente domenica scorsa, 9 ottobre, al Comic Con di New York. Le immagini sono diventate presto virali, sono passati quasi 40 anni dall’uscita del film in cui Fox veste i panni del giovane Marty McFly, il ragazzo proveniente dagli anni Ottanta che finisce per errore nei Cinquanta, e Lloyd quelli dello scienziato e inventore della macchina del tempo, Emmett L.DocBrown. Quella di “Ritorno al futuro” è ancora oggi una tra le saghe più riuscite della storia della cinematografia mondiale. Il film, diretto da Robert Zemeckis, ha infatti avuto due sequel, usciti nel 1989 e l’anno seguente: “Ritorno al futuro – Parte II” e “Ritorno al futuro – Parte III“.

Dopo l’emozione iniziale, microfono alla mano, i due attori si sono dilettati nel raccontare qualche aneddoto. Michael ha reso nota la recente morte di sua madre, deceduta lo scorso 24 settembre all’età di 92 anni, ed è stato il piglio per trarne un aneddoto divertente proprio relativo al periodo delle riprese del film. Sua mamma non voleva che la sera Michael girasse in simultanea “Family Ties” ed appunto “Ritorno al futuro“: temeva per le condizioni di salute di suo figlio, “sarai troppo stanco!“. Alla fine conosciamo il risultato ma, “fino a due settimane fa“, sua madre gli ha sempre ricordato che “fare ‘Ritorno al futuro’ è stata una pessima idea“. Risate a parte, Michael conferma le parole di mamma: sebbene il film lo adorasse, “aveva ragione, mi sono stancato“.

La malattia

Parlando del collega Cristopher, spende solo parole d’amore: “Lavorare con Chris è stata la parte migliore di questo film“. Lloyd è “semplicemente geniale“, ha aggiunto Fox. Il collega ha condiviso il pensiero parlando di “chimica immediata“, una scintilla scattata subito sul set. “Le persone come Chris sono sempre state lì per me, così come tanti di voi – ha detto Fox parlando dell’amico in merito alla malattia di ParkinsonNon è tanto quello che ho, ma quello che ho ricevuto: la voce per poter raggiungere più persone possibili e aiutarle“.

Anche Lloyd ha contribuito raccogliendo fondi per sostenere la ricerca in passato. “Il Parkinson è una specie di regalo – ha detto ancora Fox a New York – è un regalo del quale non cambierei nulla. Non si tratta di quello che ho, ma di quello che mi è stato dato“. “Non puoi combattere qui, questa è la stanza della guerra”. E se le cose diventano “folli”, occorre “riprendere il respiro” e andare “avanti e avanti!”.

Prima ero Mike l’attore di Ritorno Al Futuro, poi sono diventato Mike l’attore col Parkinson. Adesso sono solo Mike col Parkinson

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Prima della malattia ero Mike l’attore di Ritorno Al Futuro, poi sono diventato Mike l’attore col Parkinson. Adesso sono solo Mike col Parkinson. La malattia ha consumato la mia carriera e in certo senso è diventata la mia carriera. Ho dovuto ricostruirmi una nuova vita quando ero già molto felice di quella vecchia.
Non guardo alla vita come a una battaglia o come a una lotta. So accettare. Dico ‘vivere con’ o ‘lavorare con’ il Parkinson
“. L’attore ha detto che non si tratta di “rassegnazione” ma di “accettazione” e significa “capire che ogni cosa è quello che è, e che ci deve essere sempre un modo per passarci in mezzo“.

Mi vedo come se fossi un fluido che passa attraverso le crepe e le fessure. A volte mi dà fastidio quando non riesco a fare quello che voglio, ma non me ne frega niente di apparire così. Con la ‘Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research‘ siamo diventati i più grandi finanziatori privati per la ricerca sul Parkinson nel mondo. Abbiamo creato un’infrastruttura per aiutare gli scienziati a trovare un biomarker in grado di identificare il Parkinson prima che i sintomi siano presenti e monitorare l’avanzamento della malattia.
Non importa cosa faccia. Mi piace essere vivo. Mi piace la possibilità di fare le cose. Ecco cosa è la felicità
”.

Ritorno al futuro: Eric Stoltz era McFly, girarono per sei settimane, poi subentrò Michael J. Fox e Cristopher Lloyd dovette ripetere un mese e mezzo di scene

Tuttavia sul Lloyd si è dovuto rapportare inizialmente con un altro attore: il giovane Eric Stoltz era McFly nei piani originali. Il regista poi cambiò idea in corsa dopo che Fox, corteggiato a lungo, era riuscito a liberarsi dai molti set sui quali era impegnato a girare. Cristopher Lloyd ha detto che non conosceva Michael”se non per sentito dire” e che il suo arrivo non fu in realtà così ben accolto. Infatti l’attore aveva già sostenuto ben sei settimane di riprese che avrebbe dovuto ripetere, stavolta con Michael. Un mese e mezzo in cui sentiva “di essere sopravvissuto a malapena“. Ma poi è stato amore a prima vista.

Il VIDEO dell’abbraccio tra i due attori al Comic Con di New York.

Michael J. Fox: età, come sta, la malattia di Parkinson, la reunion di ‘Ritorno al futuro’ del 2022, libri, vita privata, moglie, figli

Michael J. Fox è nato a Edmonton, in Canada, il 9 giugno del 1961, e ha dunque 62 anni. Due giorni fa è apparso al Comic Con di New York riunendosi con il collega Lloyd dopo 37 anni dall’uscita del film “Ritorno al futuro“. Prima di domenica però i due amici e colleghi si erano già incontrati pubblicamente come per l’occasione della celebrazione del 35° anniversario dall’uscita del film. Nel 1991, a 30 anni, all’attore fu diagnosticata una grave forma di malattia di Parkinson giovanile. Michael rese pubblica la notizia solo nel 1998. Due anni dopo si ritirò dalle scene, cominciando la sua lotta in prima fila per la ricerca sperimentale sulle cellule staminali. Un impegno che gli ha permesso di ottenere una laurea honoris causa nel 2010.

Dopo la diagnosi della malattia, l’attore ha cominciato a bere rischiando di sprofondare nell’alcolismo: “Il Parkinson mi ha salvato la vita – ha detto Michael diversi anni fa – Prima vivevo a 100 all’ora e bevevo, ora mi sono avvicinato alla famiglia“. Fox è sempre apparso pubblicamente e, sebbene le difficoltà motorie non indifferenti, sul palco del Comic Con è sembrato in forma raggiante mentre abbracciava l’amico Lloyd. L’attore è autore di 4 libri: “Lucky Man: A Memoir” (2002); “Always Looking Up: The adventures of an Incurable Optimist” (2008); “Always Looking Up – Audio book read by the author, Random House Audiobooks” (2009); “A Funny Thing Happened On The Way To The Future: Twists and Turns and Lessons Learned” (2010).

L’attore ha sposato Tracy Pollan, conosciuta sul set di “Casa Keaton“. La coppia ha avuto quattro figli: Sam Michael, Aquinnah Kathleen e Schuyler Frances (gemelle) e Esmé Annabelle.

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