È stata inaugurata questa mattina a Palazzo Ducale di Genova la mostra “Vittorio Gassman. Il Centenario” che sarà visitabile nel Sottoporticato fino al 18 settembre. La grande esposizione inizia il suo tour, dopo il grande successo riscosso a Roma, presso l’Auditorio Parco della Musica Ennio Morricone, dove è stata ospitata dal 9 aprile al 29 giugno.

Attore, regista, scrittore, maestro, innovatore dotato di una cultura smisurata, icona di quell’arte fattoriale legata a doppio filo proprio al peso culturale dell’interprete, Vittorio Gassman era nato proprio a Genova, a Struppa. Non poteva quindi mancare una sezione della mostra dedicata allo speciale rapporto con la “Superba”. Oltre alle testimonianze e ai materiali d’archivio di quello straordinario spettacolo, messe a disposizione dal maestro, il Teatro Nazionale di Genova ha fornito preziosi oggetti di scena, fotografie e documenti. Il racconto non trascura i dettagli di una carriera straordinaria, la famiglia, le donne, i figli, i premi, i trionfi e le criticità, mai nascoste ma vissute dall’attore come tappe, sia pure dolorose, del proprio percorso.

La struttura della mostra Vittorio Gassman. Il Centenario

La mostra vuole essere un racconto emozionale della vita dell’immenso attore, pertanto si snoda attraverso quattro capitoli principali: il teatro, il cinema, la televisione, la poesia e la scrittura. Non mancano elementi significativi della sua vita privata, come le tantissime foto che lo ritraggono in situazioni familiari, le lettere d’amore scritte a mano a Diletta d’Andrea, compresa la proposta di matrimonio, la passione per lo sport, soprattutto quando giocava nella Nazionale di Basket: un quaderno con foto e articoli raccolti dalla madre racconta tutta la sua carriera sportiva.

Ad aprire il percorso del teatro c’è il suo baule di scena da cui escono metaforicamente una quantità di materiali ricchissimi e vari, parrucche, cappelli, costumi, tra cui quello di Otello e di Macbeth. In mezzo ai tanti oggetti di culto, ai copioni, ai costumi, ci sono le foto scattate proprio da Diletta D’Andrea, che per stare accanto al suo Vittorio durante le lunghe tournée, divenne anche fotografa di scena.

Vittorio Gassman e Marcello Mastroiann sul set del film Fantasmi a Roma © Archivio Luce – Cinecittà

Il racconto della sua prolifica carriera cinematografica passa attraverso i tre grandi registi con cui ha lavorato maggiormente – Scola, Monicelli e Risi – ma è documentata anche la parentesi di Hollywood. La sezione dedicata alla televisione inizia con una proiezione in cui vengono mostrate le sue “ospitate”, da Studio Uno con Mina nel ’65, dove cantano insieme L’uomo per me, o la Canzonissima, dove è ospite con la madre per recitare insieme i passi della Divina Commedia. Nella parte dedicata alla poesia si potrà ascoltare Gassman mentre recita alcuni tra i suoi componimenti preferiti.

Dopo Genova, si sta lavorando con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione per la promozione della cultura e della lingua italiana per portare la mostra, grazie ad Ambasciate e Istituti di Cultura nelle città dove Vittorio Gassman aveva trionfato nella sua straordinaria carriera (Buenos Aires, New York, Parigi tra le tante).

La mostra è supportata da un importante catalogo per i tipi di Skira con scritti di Alessandro Gassmann, Diletta d’Andrea Gassmann, Sandro Veronesi, Maurizio de Giovanni, Erri De Luca, Renzo Piano, Rodolfo Di Giammarco, Pino Strabioli, Renato Minore, etc.

L’esposizione è curata da Alessandro Nicosia, Diletta d’Andrea Gassmann e Alessandro Gassmann e organizzata e prodotta da C. O. R. Creare Organizzare Realizzare.

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