I film che hanno provocato enormi cause legali contro le produzioni non sono una novità, tuttavia abbiamo raccolto per voi 8 situazioni legali che hanno causato non pochi grattacapo agli studios finanziatori dei progetti cinematografici.

Alcune di esse sono ancora in corso, altre non sono state approfondite per mancanza di prove o per inattendibilità delle accuse. Tuttavia le cause possono nascere per incidenti veri sul set, ma anche per vani tentativi di mettersi in mostra con i media.

Gli 8 film che sono stati coinvolti in cause legali

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  • Resident Evil The Finale Chapter: l’attrice americana e supermodella, Milla Jovovich, è ancora in causa con la produzione per un incidente avvenuto sul set del film che l’ha vista scontrarsi, alla guida di una moto, contro una gru fotografica. Lo strumento di scena si è abbassata anzitempo causando una seria collisione. I danni fisici riportati hanno coinvolto i nervi del midollo spinale. Non sono note le cifre del risarcimento richiesto dall’attrice.
  • Borat: due dei tre ragazzi di una confraternita che il protagonista incontra e con i quali condivide la bevuta, hanno citato in giudizio i produttori per diffamazione. Secondo loro le riprese avrebbero costato la loro reputazione, influendo negativamente sulle proprie carriere. Nel film, dopo che l’alcol fa il suo effetto, questi si lasciano andare a commenti razzisti. La causa venne respinta nel 2007.
  • APT PUPIL – L’allievo: nella scena in cui uno studente di sedici anni immagina i suoi compagni di classe che fanno una doccia nei campi di sterminio, appaiono anche tre ragazzi che in seguito alle riprese hanno accusato la produzione di essere stati costretti al nudo integrale. Circostanza che avrebbe causato loro forte stress psicologico. Sebbene le prove fossero insufficienti, la scena venne rigirata con attori adulti.
  • Die Hard 2: la causa legata a questo film è extra set e riguarda la Black & Decker, che avrebbe pagato per la pubblicità di un loro prodotto durante il film, e la Fox, che avrebbe goduto dei fondi per il progetto. Oltretutto la Black & Decker organizzò anche una campagna pubblicitaria legata al film. Finale? La scena è stata tagliata. La società ha chiesto un risarcimento di 150 mila dollari di danni, tuttavia l’accordo è avvenuto in via extragiudiziale con la produzione.
  • American Hustle: Rosalyn Rosenfeld, personaggio interpretato da Jennifer Lawrence, in una scena spiega al marito Irving, interpretato da Christian Bale, di aver letto un articolo di Paul Brodeur nel quale dice che il forno a microonde toglie il nutrimento dal cibo. Lo scrittore e autore di scienza ha fatto causa alla produzione per diffamazione chiedendo un milione di dollari. La causa è stata respinta perché il personaggio inscenato dalla Lawrence è considerato estremamente non attendibile e inaffidabile.
  • Sraight Outta Compton: il film basato sulle vicende reali legate attorno al mondo del rap e alle difficoltà del ghetto coinvolge anche Jerry Heller che, prima di morire nel 2016, intentò una causa contro la produzione per diffamazione a causa del modo in cui è rappresentato. L’avvocato del manager ha sostenuto che la morte del cliente è stata causata dallo stress che questa storia gli ha recato. Dopo aver esaminato il caso il giudice ha respinto la causa.
  • Una notte da leoni: nella celebre commedia americana Stu si risveglia con il tatuaggio di Mike Tyson sul suo volto. Il tatuatore del pugile ha intentato una causa contro la produzione per questioni di copyright. La Warner Bros. ha risarcito l’uomo ma non si conoscono le cifre.
Taylor Hickson dopo l’incidente sul set di “Ghostland”
  • Ghostland: Taylor Hickson si è ferita al volto ed è rimasta sfigurata a causa di una scena girata sul set. Nel film è una delle due protagoniste e sbatte il volto contro una finestra. La causa intentata dall’attrice è dovuta alla mancata adozione di misure minime di sicurezza. Ancora oggi si è in attesa del verdetto ufficiale.