Fu acquistato dall’Inter di Moratti per 30 miliardi delle vecchie lire, ma Vampeta giocò solo una partita in serie A e fu un vero disastro per i nerazzurri: oggi il brasiliano è caduto in disgrazia
Non ha fatto una bella fine Vampeta e, purtroppo per lui, c’è ancora tempo per rendere le cose peggiori: l’ex calciatore è caduto in disgrazia e il tempo non gioca a suo favore. Oggi ha 49 anni, afferma di aver avuto quattrocento donne nella sua vita e, sicuramente, ha quasi 60mila euro di debiti verso la scuola delle figlie, oggi di 20 e 22 anni, per non aver pagato la retta scolastica ai tempi. Tasse che, tra more, ritardi e quant’altro, hanno raggiunto l’esorbitante cifra di 300mila real brasiliani. Non molto per un ex calciatore milionario, penserete. Eppure, per lui, è una cifra impossibile per come stanno le cose.
Il declino di Vampeta: le scadenze del giudice
Il giudice ha ordinato all’ex meteora dell’Inter di elencare i beni soggetti a pignoramento entro domani, sabato 29 aprile. Una scadenza imminente, dopo la quale le cose potrebbero mettersi molto male. Qualora non presentasse la lista, l’ex centrocampista andrà incontro al pignoramento di medaglie, trofei e capi d’abbigliamento. Sebbene i suoi legali abbiano spinto sino all’ultimo sul fatto che la responsabile del contratto scolastico fosse l’ex moglie di Vampeta, il giudice ha accolto l’obiezione della donna, Roberta Soares, che ha fatto presente come l’ex consorte le abbia negato gli alimenti a lungo. Senza quei soldi, la Soares era impossibilitata a pagare il debito.
Non è finita qui per Vampeta: l’ex centrocampista ha solo 610 euro sul conto. Come lo sappiamo? Semplice: il sequestro dei beni impartito dal tribunale ha autorizzato il blocco del conto corrente del brasiliano, nella speranza di poter utilizzare il denaro per sanare il debito o buona parte di esso. Niente di tutto ciò è stato possibile e per ovvi motivi, ammesso che la matematica non sia un’opinione. Dunque, vedremo come finirà la questione ma le imminenti scadenze non promettono bene per uno dei più grandi flop che il calcio italiano ricordi.