Condannato in primo grado a Milano per truffa ai danni dei vecchi compagni di liceo. A riportare la notizia è il Corriere della Sera. Si tratta di Matteo Orrù, milanese di 51 anni, che millantava di essere un esperto di coaching aziendale e in quanto tale invogliava gli ex compagni di classe ad investire. L’uomo è stato condannato lo scorso 6 maggio a 3 anni e 4 mesi con l’obbligo di restituire 230mila euro, pari al valore della cifra che ha truffato ai suoi vecchi amici.
È proprio il caso di dire che Tony Brando abbia fatto scuola. Ovvero il nome d’arte di Bruno Ciardulli, personaggio interpretato da Christian De Sica in “Compagni di scuola“, film di Carlo Verdone, uscito nel 1988. Impossibile non farne un accostamento vista la netta somiglianza tra le due vicende. Proprio come nel film, anche qui c’è stata una rimpatriata. Ma se Brando sfrutta l’occasione della reunion liceale, qui Matteo diciamo che se la sia andata proprio a cercare la truffa.
Truffa gli ex compagni del liceo: la ricostruzione
Secondo le ricostruzioni, Matteo si era rifatto vivo con gli ex compagni del Carducci della ‘Milano bene‘, il liceo che frequentavano negli anni Ottanta. Con l’occasione aveva inventato di essere un esperto di coaching aziendale, ovvero quella figura ad oggi piuttosto importante per gli imprenditori e professionisti alla quale gli stessi si rifanno per ottimizzare le proprie strategie di impresa. La figura del coaching aziendale propone agli imprenditori investimenti importanti al fine di conseguire gli obiettivi prefissati. Così era riuscito a convincere cinque di loro a versargli cospicue cifre.
Si va dai 62mila euro per un’operazione immobiliare in via De Amicis ai 70mila per l’acquisto del 10 per cento di una società di cosmetici. Non finisce qui perché l’uomo era riuscito a farsi dare 11mila euro per presunte speculazioni finanziarie e tantissimi altri soldi per un totale complessivo di ben 230mila euro. Denaro che ora dovrà restituire. Secondo i giudici del tribunale di Milano infatti si è trattato di truffa, dunque ogni affare proposto è stato solo frutto della fantasia dell’uomo.
Le parole degli ex compagni
Le parti offese hanno spiegato che i fatti risalirebbero al 2014, quando Matteo Orrù si era rifatto vivo sfruttando la comodità del social network. Per l’occasione si era “venduto” come un esperto di coaching aziendale. Utilizzava abilmente terminologie piuttosto tipiche del tradizionale truffatore di professione, parlando di ritorni garantiti accompagnati da racconti piuttosto fantasiosi.
Tuttavia a convincere le cinque vittime a investire i propri capitali è stata la conoscenza di vecchia data, quindi la fiducia verso l’uomo. In un verbale una delle vittime ha raccontato di aver incontrato l’ex compagno di classe “nei suoi uffici di Milano 2” spiegando di essere rimasta piuttosto colpita dall’aspetto “molto professionale” degli stessi. Anche la trasmissione de Le Iene si era occupata della vicenda.