L’ex Premier Silvio Berlusconi è ancora ricoverato presso l’ospedale San Raffaele di Milano. I medici hanno emesso un nuovo bollettino medico: “Lento, ma progressivo miglioramento”
Migliorano le condizioni di salute del Cavaliere Silvio Berlusconi, ricoverato ormai da 17 giorni presso l’Ospedale San Raffaele di Milano.
I medici della clinica hanno tramandato un nuovo bollettino: dopo aver trascorse le prime settimane nel reparto di terapia intensiva, Berlusconi è stato trasferito nel reparto di degenza della stessa struttura ospedaliera.
Ecco come sta l’ex Presidente del Consigflio:
“Il quadro clinico del presidente Silvio Berlusconi appare in lento, ma progressivo miglioramento. Proseguono le cure e il monitoraggio delle funzionalità d’organo.”
Il leader di Forza Italia ha trascorso un’altra notte serena in ospedale e, fortunatamente, non ci sono state complicazioni.
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Che cos’è la leucemia mielomonocitica, la malattia che ha colpito Berlusconi
Il proprietario di Mediaset, ricoverato lo scorso 5 aprile, era arrivato in ospedale con affanno respiratorio.
Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri, i principali medici che stanno monitorando lo stato di salute del di Silvio Berlusconi hanno evidenziato un lento miglioramento, come dimostra il bollettino.
Il Cavaliere era stato colpito da una leucemia mielomonocitica cronica, che lo aveva costretto a iniziare la chemioterapia.
Ecco che cos’è la malattia che ha colpito Berlusconi e quali sono i suoi sintomi.
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La leucemia mielomonociticacronica (LMMC) è la più frequente delle sindromi mielodisplastico-mieloproliferative, ed è una malattia caratterizzata dall’aumento di una specifica popolazione di globuli bianchi: i monociti.
Le sindromi mielodisplastico-mieloproliferative sono un gruppo di patologie a cavallo fra le neoplasie mieloproliferativecroniche, in quanto presentano spesso una proliferazione eccessive delle cellule del sangue, e le sindromi mielodisplastiche, con cui condividono una maturazione anormale dei precursori del midollo.
La LMMC è una malattia eterogenea, che compare solitamente in età avanzata e che può presentarsi in una forma displastica, in cui prevalgono anemia e neutropenia, oppure in una forma proliferativa, con un numero elevato di globuli bianchi. Vi è sempre un eccesso di monociti nel sangue e nel midollo, e un numero variabile di cellule immature, chiamate blasti. I sintomi più comuni sono affaticamento e debolezza, perdita dell’appetito, perdita di peso e sudorazione notturna. Inoltre, il paziente lamenta un senso di pienezza addominale, solitamente causato dall’ingrossamento della milza.