Si va verso lo stop all’obbligo delle mascherine nelle strutture ospedaliere e nelle case di riposo. L’orientamento è quello di prevederne l’uso nei reparti con pazienti fragili e dove c’è alta intensità di cure. I tamponi per i ricoveri saranno fatti solo agli asintomatici.

Il Governo Meloni ha annunciato lo stop alle mascherine dal 1 maggio negli ospedale e nella Rsa.
I dispositivi di protezione, simbolo della pandemia, saranno obbligatori soltanto nei reparti con pazienti fragili e immunodepressi e nei reparti di cure intensive.
È quanto emerge dalla riunione del Ministero della Salute, tenutosi nella giornata di giovedì 20 aprile, in vista della scadenza stabilita per il 30 aprile.

Inoltre, anche sui tamponi ci sono delle novità: saranno sottoposti al molecolare solo coloro che arrivano in Pronto Soccorso con dei sintomi.
Il Ministro della Salute Orazio Schillaci aveva già annunciato un alleggerimento delle misure.

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Addio alle mascherine, Bassetti: “La pandemia è finita”

Dunque, il Governo ha annunciato l’addio alle mascherine negli ospedali e nelle case di riposo a partire dal prossimo 1 maggio.
Il professor Matteo Bassetti, intervistato ai microfoni di Fanpage.it, aveva dato la sua approvazione sulla decisione presa dal Ministero della Salute, sottolineando che oggi il Covid non rappresenta minimamente un problema per la stragrande maggioranza dei pazienti.

Dobbiamo tornare alla situazione del 2019. C’è ancora una fetta di fragili e grandi anziani in cui sarebbe evidentemente un problema qualunque tipo di virus. Io continuo a registrare casi sporadici ricoverati in reparto, ma ho molti più casi di infezione da pneumococco e da virus influenzali, che da Covid.
Per noi la pandemia è finita: qualcuno fa notare che ci sono ancora contagi, ma ce ne saranno ancora nei prossimi anni, come accaduto già quando è finita la pandemia della Spagnola”.

Ha dichiarato il Direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova.
Il professor Bassetti ha poi aggiunto che nel 2019, prima dello scoppio della pandemia, al visitatore che entrava a vedere un malato gravemente immunodepresso, era consigliato di indossare la mascherina. Tuttavia, non vigeva alcun obbligo.

“E così dobbiamo fare dopo il 30 di aprile. I medici e gli infermieri che da tre anni usano la mascherina anche quando scrivono al computer in una stanza in cui non c’è nessuno possono smettere di farlo. Non ha nessun senso, perché quegli stessi operatori sanitari obbligati a tenere la mascherina alla scrivania, quando si incontrano poi al bar dell’ospedale stanno senza”.

Ha concluso il virologo.

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Dello stesso avviso Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma:

“Con i dati epidemiologici Covid che abbiamo oggi, con sintomi così leggeri della malattia, un allentamento della misura delle mascherine in ospedali e Rsa ci sta. Però per una questione di educazione sanitaria dove ci sono persone fragili, penso proprio alle Rsa, io la consiglieri, ma senza obblighi.
Serve anche un atteggiamento di solidarietà verso chi sta male. Poi se uno la vuole mettere in treno o in aereo, benissimo. Lo fa per difendere se stesso e ne ha diritto”.

Ha dichiarato il dottor Ciccozzi, come si legge su Adnkronos.it.

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