Si è celebrato ieri il Carbonara day, la pasta più famosa d’Italia. La ricetta non è nata in America, come qualcuno vuole farci credere, né tantomeno a Roma, come si è soliti pensare. Una ricerca svela che sia nata in Umbria negli anni 30

La carbonara è nata in America“: un recente articolo pubblicato dal Financial Times aveva fatto storcere il naso a milioni di italiani.
Oggi, in occasione del Carbonara day, il quotidiano La Stampa ha reso noto il primo antenato della pasta alla carbonara: la grande novità sta nel fatto che questa famosa ricetta, diventata internazionale, non sia nata né negli USA, ma neppure a Roma, come in molti pensano.

La ricerca svela che la carbonara in realtà sia una ricetta originariamente umbra. E gli Stati Uniti non c’entrano un bel niente: per la loro attitudine a divorare uova e bacon sin dal mattino, era usanza comune credere che, durante la seconda guerra mondiale, fossero stati proprio i soldati americani a suggerire questa ricetta. Niente di più falso: infatti, per risalire all’origine della carbonara, bisogna andare indietro nel tempo ancora di più, intorno agli anni ’30 del 1900.

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Cascia o Monteleone di Spoleto: dov’è nata la prima carbonara?

Infatti, come si legge nell’articolo, ben 15 anni prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale, la ricetta della carbonara veniva scritta sulla guida del Tourin Club italiana. Dunque, questo tipico piatto, di cui Roma è ambasciatrice e l’America nient’altro che una brutta copia, sarebbe nato originariamente in Umbria.
E sono due le città che se ne contendono la vera origine: Cascia e Monteleone di Spoleto, due cittadine distanti 15 kilometri l’una dall’altra.

Nella città di Santa Rita, viene scritto:

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“Gli strascinati, di pasta all’uovo sottile che si avvolge su dei ferri da calza, risultandone così delle specie di maccheroncini forati, si fanno lessare e poi cuocere ancora con uova frullate, formaggio, soffritto di salsiccia, grasso e magro di maiale e pepe; si servono caldi appena le uova si sono rapprese”.

Mentre, se ci spostiamo un po’ più avanti, verso Monteleone di Spoleto, troveremo gente del posto che afferma che l’antenato della carbonara risalga addirittura al Medioevo. Anche in questo caso, le uova venivano frullate, mentre la carne utilizzata poteva non essere l’attuale guanciale. Infatti, in passato, vigeva l’indeterminatezza sul tipo di carne da utilizzare: nel 1952 si iniziò ad usare la pancetta stesa, oggi invece si utilizza il guanciale. Mentre per quanto riguarda il formaggio, la regola non cambia: sempre e soltanto pecorino.
Gli strascinati, utilizzati in passato, sono un tipo di pasta fresca all’uovo che accomuna le due città alla prima ricetta riconosciuta della carbonara.

Da cosa deriva il nome carbonara?

Un altro interrogativo che spesso ci si pone è legato all’etimologia del termine “carbonara”.
Anche in questo caso, sono diverse le ipotesi formulate. Ad esempio, a Monteleone di Spoleto, viene spiegato che c’erano molte miniere di carbone: dunque, potrebbe essere legato al fatto che fosse uno dei piatti preferiti dai carbonari.
Secondo gli esperti, questi per rifocillarsi consumavano dei piatti a base di “cacio e uova”, conditi con lardo e guanciale.

Secondo un’altra versione, invece, l’origine del nome è da attribuire ad un oste romano nel secondo dopoguerra. Anche in questo caso le versioni della storia sono molteplici: secondo alcuni l’oste avrebbe dedicato la ricetta al suo vecchio lavoro da “carbonaro”. Secondo altri invece, egli avrebbe inventato il piatto mentre si trovava ancora a Carbonia, vicino Cagliari, prima di trasferirsi definitivamente a Roma.

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