L’idea di una modella di New York in collaborazione con un ristorante vegano: si può andare a cena nudi tra perfetti sconosciuti. Nasce la Füde Dinner Experience

Il nuovo trend che spopola a New York si chiama The Füde Dinner Experience: l’esperienza consiste nel presentarsi in un ristorante a cena completamente nudi, in compagnia di altri commensali, tutti perfettamente sconosciuti tra di loro.
L’idea, che si sta rivelando vincente, è stata della modella e artista Charlie Ann Max, in collaborazione con un ristorante vegano della Grande Mela.

Inizialmente le cene erano solo su invito, ma la ragazza ha deciso di estendere l’invito a coloro che ne avevano sentito parlare sui social network, in particolare su Instagram. Fino ad ora, ogni cena che ha ospitato è andata praticamente sold out: la curiosità ha spinto gente proveniente da tutto il mondo a provare questa nuova, particolare e senza dubbio unica esperienza.

Potrebbe interessarti: La pornostar con l’utero didelfo: “Ho due vagine, una è per mio marito e l’altra per il porno”

Donne, uomini e cene a tema: benvenuti alla Füde Dinner Experience

Charlie Ann Max, l’ideatrice della Füde Dinner Experience, ha rilasciato una lunga intervista al New York Times, nella quale spiega da dove nasce l’idea del progetto e quali sono le modalità per parteciparvi. Innanzitutto, l’etimologia del nome: la parola “füde ”,nel nome della cena, è scritta come fosse un termine tedesco, in realtà sta per food (ossia cibo), mentre l’evento nasce per “celebrare il nostro io più puro attraverso l’anima, con cibo nutriente, arte, nudità e amore per se stessi”, come si legge sul sito web. Di recente, Max ha dichiarato di aver già tentato di proporre questo tipo di eventi nel 2020: inizialmente ha ideato la Füde Breath-work Experiences – ossia “respirando con sconosciuti nudi” – e più avanti la Füde Clay Experiences, vale a dire la “scultura nuda”.

L’organizzatrice ha spiegato le “regole” e gli scopi del suo progetto.

I partecipanti alla cena sono persone diverse. Alcuni vogliono sentirsi più connessi al proprio corpo, mentre altri vogliono fare nuove amicizie altrettanto disinibite. Alla cena di inizio marzo, gli ospiti si sono spogliati non appena sono arrivati. Non c’era uno spogliatoio, solo un attaccapanni e delle stampelle su un lato. La sala da pranzo principale era caldamente illuminata e drappeggiata con lenzuola di seta color crema e champagne. Tutto sembrava molto romantico”.

Agli eventi Füde può prender parte chiunque, senza distinzione di sesso o razza: tuttavia, affinché gli uomini possano partecipare, è necessario che qualcuno che abbia già provato questa esperienza garantisca per loro. In questo modo, dimostrano che sono persone sicure senza cattive intenzioni.

Potrebbe interessarti: Vince 5 milioni al Gratta e vinci, ma l’amico lo tradisce: “Ora vivo in un bunker”

Gli ospiti, prima di accedere alla cena, devono compilare un modulo spiegando perché sono interessati, oltre a fornire informazioni su eventuali allergie, e se si è mai stati coinvolti in qualsiasi incidente che potrebbe essere considerato inappropriato o irrispettoso durante un evento di nudo o semi-nudo”, come ha dichiarato Max.

“Una cena che cambia la vita”: le reazioni dei partecipanti alla Füde Dinner Experience:

Il sito ha raccolto diverse testimonianze di persone che hanno preso parte a una cena Füde.

“Una cena che cambia la vita”

La definisce Margarita. Un altro utente scrive:

“Questa cena nuda con 40 perfetti sconosciuti era magica, curata con poteri curativi e deliziosamente vulnerabile. Sono grato a tutti. L’esperienza Füde che Charlie sta creando e le persone che partecipano sono pura magia”.

Potrebbe interessarti: Baciato dalla fortuna due volte: 40enne rivince la lotteria milionaria dopo due anni

“Quando sono stato invitato da Charlie a una cena di nudo non avevo idea di cosa aspettarmi. Ero pronto a scoprire tutto in una stanza piena di estranei? Sicuramente no. Ma nel momento in cui sono entrato nello spazio, sapevo che era sicuro e accogliente. È stata allestita una festa fatta con amore e cura. Non mi sono mai sentito più consapevole di essere nella mia pelle e del modo in cui mi muovo al suo interno. Me ne sono andato con gratitudine e riconoscendo che tutti i corpi sono belli”.

Scrive Diana di Los Angeles.

Continua a leggere su Chronist.it