“Il percorso di Stefano Tacconi è stato sorprendente, con un progressivo miglioramento dal punto di vista motorio, respiratorio e cognitivo, grazie alla collaborazione di tutto il team infermieristico e della sua Coordinatrice, fisioterapico, logopedico, psicologico e degli oss” – ha spiegato Luca Perrero, Direttore di Neuroriabilitazione dell’ospedale di Alessandria, dal quale il campione della spedizione Mondiale dell’82 è stato dimesso oggi.
L’ex numero uno di Juventus e Nazionale ha lasciato l’ospedale per terminare la fase riabilitativa in una struttura più vicina a casa. I medici si dicono sorpresi dal recupero così rapido da parte di Tacconi. “Sicuramente la tenacia, l’impegno, l’umore e la notevole prestanza fisica hanno facilitato il recupero, che in questi mesi ha visto un lavoro costante su tutti i piani, utilizzando sia le palestre sia i laboratori occupazionali della struttura, dove ha espresso capacità e interessi, come quello per la cucina”, ha dichiarato il dottor Perrero.
Fondamentale è stato anche il continuo supporto della famiglia, in particolare della moglie Laura e del figlio Andrea, che sono stati sempre vicini all’ex portiere della Juventus.
“La famiglia ci ha aiutati a capire chi era Stefano e come andava preso in carico per un corretto trattamento personalizzato” – ha continuato il Direttore di Neuroriabilitazione.

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La più bella parata di Tacconi: dall’emorragia cerebrale al recupero, sempre con il sorriso

Stefano Tacconi dimesso dall’ospedale: il percorso del campione. Tacconi era stato portato all’Ospedale Civile il 22 aprile 2022 a seguito di una emorragia cerebrale da rottura di un aneurisma: operato d’urgenza dal dottor Andrea Barbanera e ricoverato a lungo prima in rianimazione e poi nel reparto di degenza, era entrato al Borsalino a luglio.
L’ex portierone respirava tramite tracheotomia e con il supporto ventilatorio e veniva nutrito e idratato in maniera enterale. Dopo aver riacquisito tutte queste funzioni, Tacconi è uscito proprio qualche giorno fa, grazie al suo lavoro di riabilitazione. Ma anche grazie al suo carattere forte e tenace e alla sua ironia e autoironia.
“Si è dimostrato perseverante non solo dal punto di vista fisico, che lo vede oggi camminare con il supporto del deambulatore e alle volte della sedia a rotelle – ha affermato il dottor Perrero – ma anche nel riacquistare l’ironia e l’autoironia, ricordando molti aneddoti legati alla carriera”.

La famiglia di Tacconi ringrazia il Borsalino: “Ci siete entrati nel cuore e nell’anima”

“Siamo venuti qui da un’altra regione e ora possiamo dire che il Borsalino ci è entrato nel cuore e nell’anima” – ha affermato la famiglia.
“Un grazie di cuore a tutto lo staff dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria. A quello del Borsalino, in particolare a Laura, la fisioterapista che ci ha seguito dal primo all’ultimo giorno. Ora, in pieno accordo con i professionisti del presidio, proseguiremo il percorso riabilitativo in una struttura più vicina a casa. Ma non dimenticheremo mai Alessandria e le splendide persone che ci hanno accompagnato in questo anno”, si legge sul Corriere di Torino.
La bella notizia è stata accolta con grande entusiasmo anche da un altro ex grande portiere della Nazionale, Walter Zenga. Lo sportivo ha commentato sul suo profilo Instagram: “Le notizie, quelle belle. Forza Stefano!”

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