Arrivano gli assorbenti gratuiti all’Università di Padova: si tratta del primo ateneo ad installare i distributori a disposizione della comunità studentesca in tutte le 32 sedi dipartimentali.

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Assorbenti gratis: perché devono essere gratuiti in Italia come lo sono in Scozia e in Svezia, la situazione in Europa, in Spagna, bonus

Ad annunciare l’introduzione dei distributori nell’Università è il prorettore al Benessere Antonio Paoli. “Siamo da sempre molto attenti alle esigenze degli studenti, impegnandoci nel rendere i luoghi del nostro ateneo inclusivi e accoglienti. Per questo motivo abbiamo avviato quasi due anni fa una sperimentazione che riguarda urgenze relative a un bene di primaria necessità: ora andremo a rendere strutturale e capillare la presenza dei distributori”. Da adesso gli assorbenti saranno completamente gratis all’Università di Padova: i dispenser saranno posizionati al di fuori dei bagni dell’istituto. Per ricevere gli assorbenti sarà necessario chiedere semplicemente un gettone all’interno dello stesso istituto.

Il primo governo europeo a rendere gratuiti gli assorbenti è stato quello svedese e a seguire quello scozzese, poiché si tratta di “cura dell’igiene personale”. Il fenomeno è definito “Period Poverty”, ovvero l’impossibilità di sostenere le spese necessarie per far fronte alle esigenze del ciclo mestruale. Anche in Spagna è stato dato il via libera del governo per un disegno di legge che preveda un congedo mestruale retribuito di tre giorni a tutte le donne. Inoltre, la Nuova Zelanda distribuisce gratis gli assorbenti alle studentesse.

Assorbenti gratuiti in Italia. Anche in Italia qualcosa ha cominciato a muoversi dallo scorso anno per fronteggiare lo spreco dell’Iva sugli assorbenti, al 22 per cento anziché al 4. Molte farmacie hanno applicato l’Iva ridotta e l’Università Statale di Milano era stata la prima a distribuire assorbenti a prezzi calmierati di 20 centesimi l’uno. Intanto il governo italiano ha abbassato al 5 per cento l’Iva sui dispositivi igienici femminili.

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