Come dimenticare Angela Cavagna, nei panni dell’infermiera sexy, poi del “seno della destra” in Rai: l’amore dei fan, il coraggio di invecchiare e quelle beghe con l’amica/nemica Salerno
Intervistata dal Corriere della Sera, la “mammellonica” Angela Cavagna, come viene simpaticamente apostrofata da molti dei fan che le scrivevano “tante lettere”, ha ripercorso tanti passaggi della sua carriera, compresa quella denuncia di Sabrina Salerno. “Dissi che era rifatta”, la showgirl la denunciò e la questione finì in tribunale. “Perché mentire? Siamo di Genova, la conosco da quando aveva 16 anni, bellissima ragazza ma lì davanti non aveva granché”. Insomma: Angela non molla la presa a distanza di tempo, va avanti per la sua strada. Eppure erano amiche.
“Mah, ci si frequentava, mi era simpatica, però non ho mai capito quelle che vanno dal chirurgo – e non c’è niente di male – ma poi dicono che è tutto naturale. O quelle che a 60 anni ne vogliono dimostrare 30. Invecchiare è una bella cosa, io ne vado orgogliosa”. La causa legale non la portò a casa nessuna delle due: “Io chiesi che Sabrina si presentasse in aula per una prova pratica con un esperto. Non è venuta ed è finita così, a tarallucci e vino, non ne ho più saputo niente”. Tuttavia, non si conosce la versione della controparte.
L’allontanamento dalla Rai
Si spazia tra tanti temi, inevitabile quello relativo al suo allontanamento dalla Rai. I motivi? Politici. “Ai tempi dichiararsi di destra era dura, tutti gli artisti erano schierati a sinistra – tranne Giorgio Albertazzi e Lando Buzzanca – altrimenti non lavoravi”. La goccia che fece traboccare il vaso cadde quando venne invitata “da Michele Santoro a Il Rosso e il Nero con Fini e D’Alema”. Fu citata “in un editoriale sul Corriere perché avevo detto: “I politici si cambiano il cappotto ma mai le mutande”. Intendevo dire che si mostrano diversi fuori, ma sotto sotto restano sempre gli stessi”.
Dall’emittente le dissero: “Qui non si fanno dichiarazioni politiche”. Al tempo, lei si “propose” come il “seno della destra”, mentre Alba Parietti rappresentava “la coscia lunga della sinistra”. Ancora prima, agli inizi, era l’infermiera sexy e sorsero infinite beghe da parte della categoria (medici, infermieri): “Minacciarono di denunciarmi perché gli rovinavo l’immagine. Ma io non volevo prendere in giro nessuno, anzi, avevo il massimo rispetto per la categoria”. Confessa di non averla presa bene, ma ormai è passato del tempo: “Si tratta di una vita fa”.