Un calvario cominciato quattro anni fa per Dado, nella vicenda che lo lega all’ex fidanzato di sua figlia: aggressioni fisiche, minacce e denunce subite, dopo le quali l’artista ha smesso di lavorare. Ecco come stanno le cose
Il comico Dado sta vivendo un vero e proprio incubo personale, legato alla relazione della figlia con l’ex fidanzato. Tutto comincia nel 2019, ma in realtà le cose andavano avanti da prima. Tuttavia, in quella data, Dado condivise sui social una foto che lo ritraeva con il sangue colante dal naso e una lunga didascalia: “Nei giorni in cui si lasciavano, arrivavano da lui messaggi sui social e in chat, minacce, offese”. La ragazza, minorenne al tempo, veniva “trattata come una donna di strada”.
Entrò nei dettagli, inquietanti: “Mi sono ritrovato con la gomma della macchina bucata, Alice – la giovane figlia – con gli occhiali da sole spaccati nel cortile della scuola”. Non parlò solo di insulti, oltretutto “pesanti e volgari”, bensì di aggressioni fisiche vere e proprie. Un pugno subito in pieno volto, con tanto di rottura del setto nasale e trenta giorni di prognosi. E poi “ha tentato di investirmi con la macchina”.
Ad ogni modo, i legali della famiglia del violento ex compagno di Alice hanno denunciato Dado tre volte, delle cui accuse resta in piedi, al momento, solo quella “per diffamazione”. Adesso Gabriele Pellegrini, il vero nome dell’artista, è finito in disgrazia per questa storia e il suo palco, oggi, non è più quello di Zelig ma dovrà accontentarsi del tribunale di piazzale Clodio. Al momento sono già cadute le due accuse più gravi, calunnia e stalking, ma resta appunto quella per diffamazione, per la quale era stato rinviato a giudizio oltre un anno fa.
La controdenuncia di Dado
L’artista ha ricevuto decine, centinaia di post diffamatori che hanno contribuito a togliergli la gioia e la necessità del lavoro. “Per colpa di questa vicenda non lavoro più – ha detto – ho vissuto la più grande destabilizzazione mentale nel mio lavoro”. Dado è stato ascoltato in aula in questi giorni dopo la sua denuncia per diffamazione nei confronti della famiglia dell’ex ragazzo di sua figlia. Secondo il suo legale, avrebbe ricevuto 500 post e 300 messaggi tra offese e minacce. Il comun denominatore erano i molti profili social fake creati ad arte.
Le parole di Dado in tribunale (la prossima udienza è prevista a giugno):
“Ormai ho interrotto anche il mio format. Ho temuto per me e mia figlia, che ha pagato tanto per essere stata vicina a questa famiglia. Mia figlia, all’epoca 14enne, non era più serena perché questa persona le aveva creato turbamenti, aveva subito atteggiamenti talmente violenti che l’avevano destabilizzata”