Due vie che si intersecano a Peschiera del Garda, in provincia di Verona: sono la via Sandra Mondaini e quella Raimondo Vianello. La nostalgia è tanta per la scomparsa della mitica coppia comica. Tra pochi giorni saranno passati 13 anni dalla scomparsa di Raimondo e si avverte più che mai il vuoto lasciato nel mondo della televisione. Un vero signore oltre che artista impareggiabile, sempre garbato e composto nella sua conduzione.

Raimondo Vianello: la carriera

Sempre educato nelle sue esternazioni e con battute caratterizzate da un sottile doppio senso, Raimondo Vianello è stato uno dei grandi protagonisti della televisione italiana di cui si avverte maggiormente la mancanza. Un conduttore di vecchia scuola, capace di abbinare perfettamente la sua professionalità con la classica battuta in grado di far ridere praticamente tutti.

Vianello è nato a Roma il 7 maggio del 1922 in una famiglia di origini venete con tradizioni marinare. Sua mamma era originaria di Loreto, in provincia di Ancona, e aveva discendenze nobiliari. Nella sua famiglia oltre a lui ci sono stati e continuano a esserci anche altri artisti come il poeta futurista Alberto Vianello, il celebre cantante Edoardo Vianello e Andrea Vianello noto giornalista e conduttore radiofonico. Dopo aver completato il percorso di studio al liceo ginnasio Torquato Tasso di Roma, fa la conoscenza di Vittorio Gassman e questo certamente diede un ulteriore slancio alle sue ambizioni di lavorare nel mondo dello spettacolo. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza senza tuttavia mai esercitare la professione forense.


I successi a teatro e al cinema


Raimondo Vianello, a partire dall’immediato secondo dopoguerra, è stato uno dei grandi protagonisti del mondo dello spettacolo italiano. Inizialmente si dedicò al teatro di rivista per poi passare al cinema al fianco di grandissimi attori come Totò, Ugo Tognazzi, Virna Lisi e il famoso duo comico Franco e Ciccio. Per quanto riguarda le esperienze a teatro, venne più volte contattato da grandi registi tra cui Mario Fattori e Oreste Bianconi per opere che hanno ottenuto un buon riscontro di pubblico. Non c’è dubbio però che il trampolino di lancio verso il successo arrivò grazie alla televisione e in particolare nel programma Un due tre in cui esordì al fianco di Ugo Tognazzi avviando un sodalizio artistico che poi sarebbe durato per circa 10 anni.

Iniziano contemporaneamente anche le prime esperienze sul grande schermo con la partecipazione a commedie di ottimo riscontro come I due orfanelli, Fifa e arena, Totò sceicco, La moglie è uguale per tutti, Noi siamo due evasi, La cambiale, Ferragosto in bikini, Bellezze sulla spiaggia, Gerarchi si muore, Totò Diabolicus e Il giorno più corto. Dopo aver conosciuto sua moglie Sandra Mondaini inizia con quest’ultima una lunga collaborazione artistica che ha avuto dei momenti di straordinaria notorietà grazie alla sitcom Casa Vianello e a spettacoli televisivi come Zig Zag e Attenti a noi due.

Negli anni Novanta diventerà anche il volto noto delle trasmissioni sportive conducendo Pressing su Italia 1 dal 1991 al 1999, mentre dal 2000 al 2006 è stato opinionista fisso a Pressing Champions League. Impossibile non ricordare i duetti con le varie vallette che lo hanno accompagnato in questa lunga esperienza e le freddure con cui sapeva stemperare al meglio le tante polemiche per errori arbitrali e contrapposte visioni calcistiche. Insomma, un personaggio di cui si sente enormemente la mancanza.

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