Il giudice dà ragione a Piero Chiambretti e dimezza l’assegno mensile per il mantenimento della figlia che passa da 3.000 a 1.500 euro al mese. Se in primo grado il tribunale stabilì che la cifra avrebbe dovuto restare intatta, il secondo round con la giustizia vede vincitore il conduttore, che in prima battuta aveva chiesto un abbassamento da 3.000 a 800 euro al mese per via del suo reddito ridimensionato dopo che gli è scaduto il contratto per la trasmissione Tiki-Taka, a Mediaset.

Piero Chiambretti: “C’è di mezzo una bambina, non c’è da gioire”

Chiambretti aveva accusato l’ex compagna di intascare parte dell’assegno mensile, affermazioni dinanzi alle quali la donna ha sempre smentito. Tuttavia, come asseriscono i legali del conduttore, risulta “un lungo elenco di spese” che la donna ha sostenuto e che non sarebbero “riconducibili alle esigenze della figlia, né giustificate da autonoma disponibilità economica”.

La Corte d’Appello di Torino ha dunque appoggiato la “battaglia legale” tentata da Chiambretti per ridimensionare l’importo. “Non sono né entusiasta né deluso – dice Piero Chiambretti – Queste sono sempre cose difficili, c’è di mezzo una bambina. Non c’è nulla da gioire”. La bambina è la piccola Federica Laviola, nata dalla relazione proprio con l’ex compagna.

Come specificano i legali del conduttore, gli avvocati Stefano e Sara Commodo, la Corte d’Appello del capoluogo torinese ha ritenuto che l’assegno dovesse essere in proporzione “alle attuali esigenze della figlia”. Inoltre, Piero Chiambretti “provvede al pagamento delle spese di locazione e condominiali della casa in cui madre e figlia vivono, oltre all’assegno di mantenimento”. Inoltre, “si fa carico di tutte le spese di carattere straordinario: spese mediche, sportive, extrascolastiche, ludiche e scolastiche, mensa compresa”.

In conclusione, i legali spiegano che l’iniziativa del loro assistito non nasce per il “rancore di un rapporto finito”, bensì “dall’esigenza di proteggere una minore da un improprio uso materno del denaro a lei sola riservato”.

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