Corrado Mantoni oggi avrebbe compiuto 98 anni. Il mitico conduttore (di tv e radio) e autore televisivo è stato il volto di molti celebri programmi che hanno fatto la storia della tv italiana. Anche attore e doppiatore, ha scritto diversi brani musicali per altri artisti. Per tutti era semplicemente Corrado, divenuto una presenza familiare piuttosto fissa nei palinsesti del piccolo schermo, oltre ad essere uno dei personaggi più apprezzati e stimati. Cinquant’anni di carriera tra tv e radio, ha rappresentato un punto di riferimento per il popolo italiano, amato per quel suo caratteristico timbro e quell’accento romanesco irresistibile.

Faceva dell’ironia sempre geniale e mai volgare. Non entrava in polemica e se questa capitava, ne usciva con classe e senza particolare clamore ma arrivando dritto al punto. Lo stesso clamore di cui non necessitava per lanciare personaggi illustri della tv come Raffaella Carrà. Si spense l’8 giugno del 1999 a seguito dell’aggravarsi del carcinoma polmonare diagnosticato nel gennaio dello stesso anno, così come annunciò sua moglie Marina Donato, sposata tre anni prima.

Se ne andò in maniera “repentina“. Uno shock al quale “non ci eravamo preparati“. Dissero così Raimondo Vianello e Sandra Mondaini dopo che appresero la triste notizia. Lo descrissero come dotato di “un finto cinismo che in realtà nascondeva un uomo dalla grande sensibilità“. Per Raimondo “aveva il senso dello spettacolo“.

Corrado Mantoni: biografia, programmi popolari, Domenica In, l’incidente stradale, l’esperienza alla Rai e a Canale 5, La Corrida

Ancora prima della tv, Corrado è stato particolarmente attivo in radio. Fu lui ad annunciare la fine della seconda guerra mondiale così come la vittoria della Repubblica al referendum del 2 giugno del 1946. Condusse le trasmissioni per le Forze Armate su Radio Naja. Il suo modo di fare radio rinnovò la metodica: Corrado introduceva un modo di fare più coinvolgente e confidenziale. Nel 1949 si affermò alla conduzione radiofonica con Oplà, insieme al fratello maggiore Riccardo. Proprio la carriera già avviata di quest’ultimo spinse Corrado a mollare gli studi universitari alla facoltà di giurisprudenza per seguire le orme del fratello. Entrambi hanno condiviso lo stesso pseudonimo, Corima, dato dalle iniziali dei loro nomi e cognomi. Il format radiofonico funzionò a tal punto che divenne il primo varietà radiofonico di successo: Rosso e Nero.

Negli anni Sessanta è arrivata La corrida, programma ideato insieme al fratello Riccardo. Ed è proprio la celebre trasmissione radiofonica a dargli il successo totale. Nel 1970 lanciò Raffaella Carrà nell’edizione di Canzonissima. “Mi hai insegnato tanti valori e comportamenti che non scorderò mai” disse la polivalente artista scomparsa di recente. Corrado fu determinate “per tracciare il modo con cui intraprendere il cammino futuro di una giovane attrice che non conosceva la tv“.

L’incidente

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Corrado nel 1974 condusse il Festival di Sanremo e due anni dopo inventò l’ancora attuale Domenica In che vinse un Telegatto nel 1977. L’intenzione era quella di intrattenere gli spettatori durante i lunghi e noiosi pomeriggi domenicali. Si affermò alla conduzione fino al 1978. Il 13 luglio di quell’anno, insieme a Marina Donato e alla soubrette Dora Moroni, Corrado si schiantò contro un guardrail a bordo della sua Lancia Gamma 2500 benzina. Se per Corrado le conseguenze furono 40 giorni di infortunio a causa della frattura del collo del femore destro, per la Moroni le cose andarono piuttosto peggio. La soubrette rimase in coma per due mesi.

Dora Moroni oggi

La riabilitazione motoria e vocale furono piuttosto complicate e durature. Sebbene all’apice della carriera in quel momento, il buon senso di Corrado Mantoni non venne mai meno nei confronti della soubrette. La sostenne economicamente coprendo anche le spese mediche necessarie per il suo recupero. La Moroni omaggiò il suo vecchio amico dopo la sua morte: “Mi è stato sempre vicino – aveva detto – in ospedale veniva a trovarmi tutti i giorni“. Oggi Dora dice di non essere più riuscita a lavorare dopo l’incidente perché nessuno l’avrebbe più cercata..

Paolo Grassi, allora presidente Rai, aveva aspramente criticato i programmi varietà della domenica: sia Domenica In di Corrado che il suo diretto concorrente, L’altra domenica, di Renzo Arbore. Il presidente Rai definì come “cretinerie” certi varietà. Affermazione alla quale Corrado rispose con la sua tipica signorilità ma senza mandarle a dire, chiudendo la sua risposta, prima di lasciare la trasmissione, con il quesito provocatorio: “Io penso che l’immenso, meraviglioso pubblico che ci ha seguito per ben tre anni, sappia benissimo distinguere, da solo e intelligentemente, quali sono le vere cretinerie”.

Dopo la terza edizione di Fantastico nel 1982, condotto insieme alla Carrà, come lei aveva fortemente voluto, Corrado lasciò la Rai per passare all’emergente gruppo Fininvest. Lo fece come sempre senza fare baccano, senza suscitare particolare clamore. Fu semplicemente “un distacco naturale” come lo stesso autore e conduttore lo definì. Tra i programmi più celebri “Il pranzo è servito” e il ritorno de “La Corrida“. Nel 1986 La Corrida sbarcò su Canale 5 e per la prima volta sul piccolo schermo. Il format è stato un pilastro della tv italiana, durato per ben venti anni. Il periodo alla radio, dal 1968 fino a dieci anni dopo, e dal 1986 al 1997. Di recente il format è tornato con vari conduttori (Jerry Scotti, Flavio Insinna, Carlo Conti) ma la pandemia di Covid-19 ha portato ad una nuova sospensione del progetto.

Corrado Mantoni: moglie, patrimonio, Berlusconi, ultima apparizione a La Corrida, Maurizio Costanzo, causa morte, sigarette, funerali, lui e Dora Moroni erano amanti?

Con la moglie, Marina Donato

Corrado ha sposato Luciana Guerra nel 1949 e quattro anni dopo è nato il figlio Roberto. La coppia divorziò nel 1972, notizia che fece piuttosto discutere e riempì le pagine di tutti i giornali. Dopo la rottura Corrado ufficializzò la sua relazione con Marina Donato, allora 24enne. Corrado aveva il doppio della sua età. Motivo che spingeva le pagine di cronaca rosa a coinvolgere nel polverone mediatico anche la successiva relazione del pur discreto e riservato Corrado Mantoni.

Dopo 23 anni di convivenza sposò Marina Donato nel 1996 in Campidoglio, alla presenza, di Silvio Berlusconi e pochissimi intimi.

Era il 20 dicembre del 1997 quando Canale 5 mandò in onda l’ultima puntata de La Corrida. Quello che era un saluto al pubblico, visto a posteriori, è diventato un vero e proprio addio. Diede il “commosso ben servito” ponendosi il dubbio: “Chissà che poi non me ne pento“. “Lo so, mi mancherete tanto. E se c’è stato uno scemo del paese mi ha insegnato a sorridere e a non aver pretese“.

Maurizio Costanzo realizzò la sua prima intervista proprio a Corrado. Il giorno della sua morte l’allora direttore di Canale 5 disse: “Tempo fa mi disse: ‘Io sono più grande di te. Se ti dovesse capitare di commemorarmi, ti prego, fallo senza fronzoli’“. Costanzo disse di aver perso un amico che conosceva “da 35 anni” ma anche la tv perse “una colonna“.

Corrado era un gran fumatore. Morì per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute mentre era ricoverato nella clinica Villa Margherita di Roma per un carcinoma polmonare.

I funerali del popolare presentatore tv si tennero nella Chiesta di Nostra Signora del Santissimo Sacramento e dei Santi Martiri del Canada in via G.B.De Rossi, a Roma. Le esequie si tennero in forma strettamente privata, perfettamente in linea con quello che sarebbe stato il desiderio di Corrado. I resti del conduttore riposano nel cimitero Flaminio di Roma. Nel 2004 gli è stata intitolata una via a Roma, nella zona di Casale Nei. Corrado e Dora Moroni non erano amanti.