Gianmarco Tamberi ha aggiornato tutti con un messaggio disperato poco prima della finale di salto in alto: ennesima colica renale per l’azzurro

Sembrava aver in parte superato, pur con qualche acciacco, i problemi di coliche renali che lo hanno penalizzato nel corso di queste Olimpiadi e invece ecco che Gianmarco Tamberi ha gelato tutti con un disperato messaggio. Due giorni fa, infatti, il campione marchigiano si era qualificato a fatica, da favorito, per la finale di salto in alto che si svolgerà questa sera, 10 agosto. Lo aveva fatto però con estrema fatica per via delle sue condizioni precarie. Si sperava però che un paio di giorni di riposo avrebbero potuto far bene all’azzurro o che almeno potevano servirgli per far fronte ai dolori lancinanti dovuti ai calcoli renali. Ma invece sono arrivate sui social, come un fulmine a ciel sereno, le parole del diretto interessato.

“È tutto finito… Ci ho sperato fino all’ultimo, ci ho creduto nonostante tutto quello che era successo.” Tamberi è arrivato alle Olimpiadi di Parigi 2024 da favorito nella sua specialità, con l’obiettivo di difendere con le unghie e i denti l’oro vinto a Tokyo nel 2021. Per questo motivo sembra ancora più grande il suo rammarico. “Ho ricevuto un sostegno e un affetto cosi grande da parte di tutti voi che mi ha dato una forza unica per rialzarmi da questo ennesimo problema, ma evidentemente doveva andare così…

“Questa notte alle 5 mi sono svegliato a causa di quello stesso dolore lancinante di qualche giorno fa.” Continua Gimbo Tamberi. “Un’altra colica renale. Sono passate 5 ore e ancora il male non passa. Sono riuscito a battere il destino una volta dopo quell’infortunio nel 2016, questa volta purtroppo penso proprio che abbia vinto lui. Sono senza parole, mi dispiace davvero da morire. Scenderò in pedana comunque questa sera? Si, ma non so davvero come farò in queste condizioni a saltare…”

La fievole speranza

Resterà però ancora una speranza di vederlo stasera gareggiare in uno stoico tentativo di arrivare sul podio. Ma sarà veramente dura. Anzi durissima. Perché i tempi per riprendersi dai dolori della colica renale e dallo stress pre-gara sono davvero pochi.

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