La ricordiamo nella famosa serie tv di Paso Adelante, riproposta di recente da Netflix, ma anche ne “I miei adorabili amici”: l’annuncio shock del collega Miguel Angel Munoz
L’annuncio ha scioccato il mondo dello spettacolo: Daniela Costa, star di ‘Un Paso Adelante’, è morta a 42 anni, come affermano i quotidiani iberici. La prima diffusione della triste notizia è avvenuta attraverso X (ex Twitter) proprio con il post pubblicato dall’attore Miguel Angel Munoz: non sono state rese note le cause della morte improvvisa. Daniela era famosa anche in Italia: 42enne di origine spagnola, si è fatta conoscere dal grande pubblico proprio grazie alla serie tv di successo, trasmessa per l’ultima volta nel triennio 2004-2006 in Spagna. In Italia la ricordiamo in chiaro su Italia 1 e, più recentemente, su Netflix.
La morte di Daniela Costa a soli 42 anni: il ricordo del collega e la causa di morte

Il collega è incredulo dinanzi alla tragedia: Daniela è morta all’improvviso, ma al momento non è stata resa nota la motivazione del decesso. La famiglia chiede la massima riservatezza e il rispetto della privacy per la situazione. La Costa ha lavorato nel teatro, nel cinema e per il piccolo schermo spagnolo per circa vent’anni. “Non posso credere alla vita. Ci siamo divertiti moltissimo a realizzare insieme ‘I miei adorabili vicini'”, ha scritto Munoz. “Risposa in pace Daniela Costa – concludendo il suo messaggio -. Famiglia e amici più cari, vi sono vicino”.
Dolore nelle parole di Miguel, che ha praticamente informato tutti i media spagnoli e, a giro, quelli internazionali. Il sito iberico verTele ha intercettato l’agenzia che gestiva l’attrice: purtroppo non è arrivata alcuna smentita alla notizia. Oltre al famoso show citato, era nota per aver preso parte proprio a “I miei adorabili vicini”, come ricordato da Munoz, ma anche per i ruoli ne “El commissario” e “Lalola”. Molteplici le partecipazioni in altri lavori cinematografici e le apparizioni in pubblico, avvenute fino al 2014, quando l’abbiamo apprezzata in un video dal titolo “Amen”, per la regia di Oskar Salcedo.