Ciao Netflix, a mai più, firmato Paolo Sorrentino. Al 75° Festival di Cannes 2022, aveva parlato di un tema importantissimo e molto attuale: riportare la gente al cinema, tornare a lavorare approcciandosi di nuovo alla settima arte. La voglia di non perdere la tradizione, ma anche il desiderio di tornare ad un lavoro per il grande schermo, differente, più ricercato.

Il portavoce è stato il regista Paolo Sorrentino: “Forse sto diventando vecchio“, ha detto, ma c’è “la voglia di fare cinema come una volta“. Quel cinema in cui si lavora “cercando immagini significative che vivano e suscitino emozioni“. Quindi l’addio a Netflix, decisione a quanto pare irreversibile: “Non credo tornerò più indietro“, sebbene abbia affrontato “con grande entusiasmo la sfida delle serie tv“.

Si è messo “alla prova” con quel modo di narrare cinema. Il regista ammette di aver lavorato per il colosso di streaming statunitense perché il film “È stata la mano di Dio si adattava bene” alle esigenze di entrambi: di Netflix e del regista. Il film è stato distribuito prima nelle sale cinematografiche per poi essere passato sulla piattaforma.

Secondo Sorrentino le esigenze “del piccolo schermo delle tv o delle piattaforme” non si sposano con la ricerca di “immagini significative e seminali“.

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Netflix è già in crisi, le parole di Paolo Sorrentino suonano come una sentenza

Il momento attuale per Netflix non è dei migliori, anzi. Il colosso di streaming sta affrontando la sua prima vera crisi dopo dieci anni d’oro. Gli abbonati stanno calando e le azioni stanno crollando mentre i sistemi di produzione non accennano a tagliare budget già programmati, anche se su questo qualcosa si sta muovendo. Inoltre vengono licenziati dipendenti in California.

Insomma, anche queste parole di Paolo Sorrentino non aiuteranno Netflix. Tuttavia, secondo il regista, “ci sono ovviamente eccezioni“, quindi non tutti i prodotti dello streaming mancano di emozioni, sentimenti e immagini significative com’è per il cinema. Però, “anche da spettatore“, ha aggiunto, “mi capita sempre più di rado di emozionarmi nel seguire le piattaforme“.

Quindi il “ritorno alle origini” dopo aver “fatto esperienza di diversi supporti“. Dai “film per il cinema” a quelli “per la televisione“. Tuttavia, la preferenza è “fare film” come quelli “all’inizio“. “E’ solo su un grande schermo che ritroviamo tutto il potere di una storia” e, secondo il regista, “le persone si stancheranno di vedere i film a casa loro e ritorneranno al cinema“.

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