Per la prima volta Netflix affronta una crisi registrando un calo di abbonati. Per ora si tratta “solo200 mila utenti in meno e può sembrare nulla in confronto agli stratosferici numeri registrati dalla piattaforma negli ultimi 10 anni. Tuttavia abbastanza per destabilizzare molti investitori che hanno deciso di vendere anticipatamente andando già all’incasso, circostanza che ha causato inevitabili crolli in borsa.

Le prime avvisaglie della crisi di Netflix già nel 2021

Scenario preventivabile e preventivato già nell’ultimo trimestre del 2021 in quanto sì, gli abbonati aumentavano di 2,5 milioni, ma pur sempre di meno rispetto alle aspettative (di 300 mila abbonati in più). Può sembrare poco a fronte di un complessivo numero di abbonati superiore ai 220 milioni ma non è così.

Specialmente se si considera che nel periodo del lockdown le crescite salivano di ben 15 milioni a trimestre. E che nel solo 2020 si registrarono ben 36 milioni di utenti in più. Per i prossimi trimestri sono previsti ulteriori cali drastici, si pensa anche fino ad altri 2 milioni di utenti abbonati in meno. Va ricordato che non c’è mai stato un calo di utenti per la piattaforma, questa è la prima volta.

Quando si vociferavano crisi già nel 2021, queste erano legate comunque sempre all’analisi di dati che, seppur meno frequentemente, crescevano ogni mese. La piattaforma ora dovrà adottare delle inevitabili strategie per rimediare a una situazione che in un futuro molto prossimo potrebbe degenerare in una grave crisi per la società statunitense.

I rimedi di Netflix alla crisi

Netflix fino ad oggi basava la sua strategia su una “crescita infinita” di abbonati che portava a una continua maggiore capitalizzazione e accesso al credito per finanziare produzioni sino a tre volte superiori al totale annuo fatturato dalla società. Le cause della crisi sono sicuramente dovute alla concorrenza, e l’ufficialità della nascita del nuovo colosso della Warner Bros. Discovery non ha giovato in merito.

Vedi anche: È NATO UN NUOVO COLOSSO A INSIDIARE NETFLIX, AMAZON E DISNEY+: ECCO WARNER BROS. DISCOVERY

Ma a parte questo c’è sicuramente un problema interno che la piattaforma vuole superare e già se ne parla da mesi, anzi anni. E parliamo degli account condivisi con l’utilizzo della stessa password per utenti non abbonati al servizio streaming. Secondo Netflix questo porta a un mancato incremento di 100 milioni di utenti nel mondo, di questi ben 30 tra USA e Canada, il proprio territorio.

Stop agli account condivisi: la piattaforma perde 100 milioni di abbonati l’anno

Ecco come Netflix pensa di poter tamponare la crisi incombente.

Reed Hastings, CEO di Netflix
  • La piattaforma è già operativa in merito: Netflix sta inviando messaggi agli utenti in caso di sospetta condivisione, arrivando persino a bloccare bruscamente la visione a chi adotta questo furbo sistema.
  • In fase di sperimentazione a breve il colosso di streaming lancerà un abbonamento lievemente più costoso per chi è intenzionato a condividere la password con chi non è iscritto alla piattaforma. Un modo alternativo per affrontare il problema e superarlo a proprio vantaggio. Per ora solo un’idea in via sperimentale che coinvolgerà solo alcuni Paesi: Cile, Costa Rica e Perù
  • Si rischia una mancata fluidità con l’introduzione di pubblicità all’inizio del film o della serie TV preferita. Il CEO Reed Hastings per ora però ha fatto solo un’ipotesi, tuttavia con la crisi incombente potrebbe non escludere l’idea. In tal caso Hastings ha già detto che il costo dell’abbonamento subirebbe una riduzione.